Orsi, il Consiglio di Stato boccia gli abbattimenti: il Wwf “batte” la Provincia di Trento
Secondo i giudici per decidere se sopprimere un orso sarà fondamentale capire se si è di fronte ad un esemplare problematico, dannoso o pericoloso. Non saranno ammessi automatismi. LA SENTENZA COMPLETA
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ROMA. Un’altra sconfitta per la giunta Fugatti sul fronte orso. Il Consiglio di Stato ha bocciato l'appello della Provincia di Trento contro il Wwf, con la sentenza che è stata depositata ieri e che prescrive il rispetto del programma concordato anche con il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, oltre che con il ministero dell'Ambiente.
I giudici bocciano gli abbattimenti in Trentino dei plantigradi. Per decidere se sopprimere un orso sarà fondamentale capire se si è di fronte ad un esemplare problematico, dannoso o pericoloso. Non saranno ammessi automatismi.
L’esecutivo trentino nella scorsa estate aveva approvato una delibera che fissava le linee-guida per la gestione dei casi. Il provvedimento aveva previsto che un'ordinanza contingibile e urgente potesse disporre l'abbattimento di un mammifero «a seguito e a causa di una o più aggressioni con contatto fisico, senza ulteriori verifiche diverse da quelle necessarie per l'identificazione dell'esemplare».
Dopo la bocciatura del Tar è arrivato quello del Consiglio di Stato. “La soluzione più drastica – per i giudici – può essere attuata se si verifica uno di questi casi: orso ripetutamente segnalato in centro residenziale, orso che attacca per difendere i propri piccoli, orso che attacca per difendere la sua preda, orso che segue persone, orso che cerca di entrare in strutture, orso che attacca senza essere provocato. Ma ogni volta la situazione va esaminata in relazione sia alle condizioni ambientali, sia alle cause che hanno determinato l'aggressione».
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