Femminicidio a Molina: il dolore dell'assessora Segnana, lo sconcerto di Cgil, Cisl, Uil e Acli
L’esponente della giunta Fugatti: "Un pensiero di affetto per i figli rimasti soli dopo il dramma odierno e di solidarietà all'intera comunità. Comunità che auspico sappia stringersi attorno ai ragazzi per dare loro la forza di superare questa terribile prova". Sara Ferrari (Pd): "Senza parole"
TRENTO. Alla luce della tragedia avvenuta a Castello di Fiemme, l'assessore alla famiglia Stefania Segnana esprime "profondo dolore" per quanto accaduto "e un pensiero di affetto per i figli rimasti soli dopo il dramma odierno e di solidarietà all'intera comunità. Comunità che auspico sappia stringersi attorno ai ragazzi per dare loro la forza di superare questa terribile prova".
Di fronte al nuovo episodio di femminicidio, l'assessore Segnana ribadisce inoltre "l'impegno della Provincia nel contrasto alla violenza contro le donne e l'invito a tutte coloro che si trovano in una situazione di violenza domestica a rivolgersi ai servizi territoriali e alle autorità competenti".
"Al momento non sono chiare le ragioni di questo ingiustificabile gesto né si sa nulla delle possibili motivazioni. Resta la certezza, però, che ci troviamo di fronte ad un'ennesima tragedia, che vede ancora una volta vittima una donna strappata alla vita per mano di una persona a lei vicina. Un familiare. Oltre la metà delle volte i femmicidi sono compiuti da uomini che avevano un legame affettivo con la vittima. Di fronte a questo dramma ogni parola potrebbe essere ritenuta superflua. Crediamo invece che davanti ai femminicidi non debba mai prevalere il silenzio né la rassegnazione. Al contrario questi fatti sconcertanti devono essere monito perché la violenza contro le donne sia un tema di cui discutere, di cui farsi carico donne e uomini insieme perché è responsabilità di tutti agire per contrastare e sconfiggere quella che è una vera e propria piaga per la nostra società".
Lo scrivono in una nota i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, insieme al presidente delle Acli Trentine Luca Oliver esprimendo piena e totale vicinanza ai figli della vittima.
Il comunicato di Sara Ferrari (Dem)
"Non trovo parole adatte per commentare questo ennesimo terribile caso di femminicidio che ancora una volta sconvolge il Trentino e l’intera comunità. Con sgomento e dolore prendo atto che quando accadono questi aberranti episodi di violenza di un uomo su una donna, tutta la comunità si interroga sui perché e si riscopre dentro una modernità culturale che fa un passo avanti e due indietro.
Nell’esprimere le mie più sentite condoglianze ai figli e ai parenti della coppia trovata morta, per un caso di omicidio-suicidio che è ancora una volta un femminicidio, dove il marito, dopo aver freddato la moglie si è tolto la vita, voglio gridare con forza che alla prevenzione e al contrasto di questa drammatica piaga sociale devono essere impegnate/i permanentemente e senza cedimenti o distrazioni la politica, le istituzioni, i cittadini e le cittadine.
Come ho sempre affermato e promosso oggi ribadisco l’importanza del potenziamento dell’educazione nelle scuole per insegnare a maschi e femmine a relazionarsi in modo corretto e creare una cultura del rispetto. E’ questa la strada da percorrere con perseveranza anche quando un territorio come il nostro, strutturato da tempo per offrire i servizi di accoglienza, protezione e sostegno alle donne con difficoltà nelle relazioni affettive.
La violenza contro le donne non è solo un atto di inciviltà, ma è segno di una mentalità che stenta a scomparire e che vede nel malato concetto di possesso dell’uomo sulla donna, la dimostrazione di chi detiene il potere nella società in modo trasversale in tutte le classi sociali".