Viaggio nella storia per duecento giovani trentini: sono partiti per il campo di sterminio di Mauthausen
I ragazzi sono saliti oggi, 6 aprile, sul treno della memoria, diretto verso uno dei luoghi dell'orrore nazista, in Austria. Il presidente dell’Anpi, Mario Cossali evoca l'orrore della guerra: il grido "mai più" continua ad avere un significato importante nel momento di violenza esasperata cui stiamo assistendo in questi giorni
TRENTO. Un viaggio nella memoria. Per scoprire e reagire. Duecento giovani trentini - e altrettanti coetanei altoatesini - dai 17 ai 25 anni hanno iniziato oggi il loro cammino nella storia, che li porterà fino al campo di sterminio di Mauthausen e di Gusen, a conclusione di un articolato percorso fiormativo.
I pullman sono partiti in mattinata da Trento ed arriveranno in serata a Vienna
Un progetto di educazione alla cittadinanza, attraverso la promozione della partecipazione. Un progetto - ProMemoria - pensato per accompagnare le giovani generazioni alla scoperta e alla comprensione della complessità della storia, promosso da Arci del Trentino aps, Arciragazzi Bolzano, AGJD e curato da Deina Trentino e Deina Alto Adige–Suedtirol con il sostegno della Provincia autonoma di Trento. I ragazzi sono stati scelti in base ai contenuti di una lettera motivazionale. Perché non si tratta di una gita, ma di un’esperienza di crescita personale.
“Questa esperienza vi renderà nuovi testimoni degli orrori della storia: avete un ruolo fondamentale per la crescita della comunità locale.
Al vostro rientro, parlate, raccontate ciò che avrete visto alle vostre famiglie e ai vostri coetanei per accrescere la consapevolezza anche di chi non ha la possibilità di vivere la vostra stessa esperienza” sono state le parole dell’assessore provinciale alla cultura e istruzione, Mirko Bisesti, intervenuto di fronte alla platea di giovani pronti alla partenza, nella sala della Cooperazione in via Segantini.
Bisesti ha ricordato l’esperienza vissuta a inizio marzo, quando aveva visitato il campo di Auschwitz-Birkenau: “Si tratta di esperienza importanti, soprattutto in questo tempo di guerra in Ucraina. In una fase così delicata della storia, che ci coinvolge tutti, siete chiamati a trasmettere un messaggio di pace e memoria alle giovani generazioni”.
All’incontro è intervenuto anche il vicepresidente del consiglio regionale, Roberto Paccher: “Quella che state per vivere è una esperienza importante, destinata a cambiarvi, a rimanere nelle vostre coscienze. Quando, solo lo scorso anno, ricordavamo l’importanza di non scordare gli orrori del passato, quelli legati alle guerre, non potevamo aspettarci che di lì a poco avremmo fatto i conti con un altro conflitto. Ancora più spaventoso perché scoppiato nel cuore dell’Europa”.
Democrazia e pace non vanno dunque mai dati per scontati, come ha sottolineato il presidente dell’Anpi Trentino, Mario Cossali: “Il ‘mai più’ che tanti hanno detto e dicono ad Auschwitz e Mauthausen continua ad avere un significato importante, specialmente in una contingenza di violenza esasperata alla quale stiamo assistendo”.
Il presidente di Arci del Trentino, Andrea La Malfa, ha ricordato come il progetto nasca con l’obiettivo di “avere maggiore consapevolezza della storia del Novecento e di incrementare le competenze della cittadinanza attiva”. Quindi il presidente di Deina Trentino, Antonio Trombetta, si è congratulato con i partecipanti, perché “disposti a prendervi gli schiaffi della storia: vivrete dei giorni intensi, ma tornerete dopo aver acquisito gli strumenti utili a migliorare il presente”.