Gioiellerie, firmato il protocollo per la videosorveglianza in diretto collegamento con le forze dell'ordine
«Questo sistema - spiega il commissario del governo - aiuterà a segnalare in tempo reale situazioni equivoche e sospette, persone che possono essere associate a truffe o a furto con destrezza: funzionerà come una specie di chat interna”
TRENTO. Chi pensa al Trentino come una specie di Bronx, deve ricredersi: le rapine infatti sono enormemente in calo, del 41,7 % nella città di Trento e del 17,2 % nella provincia. E questo confrontando il 2021 con il 2020, anno peraltro funestato dal lockdown dichiarato per contrastare la pandemia da Coronavirus.
Se poi si va a vedere quante sono state le rapine a danni di orafi e gioiellieri negli ultimi tempi, si assiste ad una calma (fortunatamente piatta) fino all'ultimo episodio criminoso, che risale addirittura al 2017, ben cinque anni fa. Cionondimeno, l'attenzione per capitalizzare questa buona sorte deve restare alta e anche in Trentino si punta alla collaborazione stretta tra commercianti e forze dell'ordine per contrastare ogni potenziale pericolo.
Il Commissario del Governo di Trento, Gianfranco Bernabei, ed il Presidente di Federpreziosi Confcommercio Trentino, Stefano Andreis, hanno infatti firmato al Commissariato del Governo di Trento un Protocollo di intesa per promuovere la prevenzione, anche grazie all'implementazione di sistemi di videosorveglianza in diretto contatto con le centrali operative delle forze dell'ordine in primis Polizia e Carabinieri.
Il documento si inserisce nel quadro del protocollo d'intesa del 4 dicembre 2020 tra il Ministero dell'interno e Federpreziosi - Confcommercio - Imprese per l'Italia e Confesercenti. «Questo sistema - spiega il commissario del governo Gianfranco Bernabei - aiuterà a segnalare in tempo reale situazioni equivoche e sospette, persone che possono essere associate a truffe o a furto con destrezza: funzionerà come una specie di chat interna. Anche se i dati statistici ci dicono che siamo vicini allo zero, e anche se anche a livello nazionale viene registrato un calo delle rapine, bisogna lavorare in anticipo».
Punto di forza del protocollo è infatti la realizzazione di un sistema integrato che favorisca l'interscambio di informazioni e l'utilizzo di sistemi aggiornati di videosorveglianza e sicurezza, oltre a regolamentare l'utilizzo di strumenti tecnologici capaci di agevolare la collaborazione tra esercenti e forze dell'ordine.
Stefano Andreis è soddisfatto: «Questo protocollo ci dà un grande vantaggio nella prevenzione e nel controllo dei crimini: le armi non servono a difenderci, servono la comunicazione e il poter contare sull'intervento delle forze dell'ordine. Dobbiamo discutere di questo con i nostri soci, e l'occasione giusta potrebbe già essere questo prossimo autunno, in occasione di un nostro incontro programmato».
Anche Steven Tranquilli di Federpreziosi e Diego Pocher, vicepresidente Federpreziosi Confcommercio Trentino approvano questo tipo di lotta integrata che ha già portato in passato ad ottimi risultati, sia nella collaborazione con la Guardia di finanza nel controllo dei "compro-oro", sia nell'individuare un coordinatore per ogni provincia. «In questa maniera - precisa Tranquilli - si passa ad una fase successiva, da quello che era semplicemente un mettersi a disposizione tra associati, una specie di mutuo soccorso, per arrivare ad un dialogo costruttivo».
E se il questore di Trento Alberto Francini rassicura sul calo a livello locale degli episodi di questo tipo di criminalità, sia comandante della Guardia di finanza Gianfranco Zarro che il colonnello Michele Salvo del comando provinciale dei Carabinieri, rimarcano quanto sia importante mantenere costante ed aperto il dialogo tra i commercianti e chi si occupa di sicurezza.
«È fondamentale - conclude Andreis - che da parte degli associati possano emergere quesiti a cui polizia, guardia di finanza e carabinieri siano in grado di dare risposte».