Riforma del Progettone, Upipa avvisa la Provincia: “Quei lavoratori indispensabili per le Apsp e le Rsa”
A preoccupare la presidente Michela Chiogna e del direttore Massimo Giordani, è la scomparsa nel testo del disegno di legge Spinelli della possibilità di continuare ad impegnare i dipendenti nelle aziende per i servizi alle persone
LA REVISIONE Progettone, ecco cosa cambia
TRENTO. Riforma del Progettone, Upipa perplessa e preoccupata. “Per noi – hanno fatto presente, durante le audizioni sul disegno di legge Spinelli – i lavoratori del Progettone sono sempre più importanti”. La presidente Michela Cogna ha ricordato che nelle case di riposo vengono impiegati 40 lavoratori del Progettone a tempo pieno. Personale che ha un impiego di 3 - 4 anni e in seguito al turn over dei pensionamenti vengono inserite 10 nuove figure all’anno.
Poi ci sono altri 160 lavoratori stagionali che volgono un ruolo integrativo in un ambito molto importante, ha detto la presidente, vista anche la penuria ormai cronica di personale sanitario - assistenziale, che è quello dell’animazione e delle relazioni umane e, fondamentale nella fase Covid, quello del controllo degli accessi. "Più della metà delle strutture – ha spiegato Upipa - usufruiscono di questi lavoratori, ma tutto il sistema ne trae benefici”.
Il direttore Massimo Giordani ha aggiunto che alle Aziende per i servizi alla persona (Apsp) e Rsa interessa che queste risorse non vengano meno perché sono diventate sempre più importanti per garantire la qualità del servizio.
Preoccupa per questo, ha detto infine Giordani, la scomparsa nel testo del ddl della possibilità di impegnare il Progettone per i servizi di pubblica utilità come quelli offerti dalle Apsp.