Stipendi aumentati per i vertici dell'Azienda sanitaria trentina
Il nuovo consiglio di direzione dell'Apss è operativo da qualche giorno: costerà 340 mila euro in più in cinque anni: ecco le delibere
TRENTO. Il nuovo consiglio di direzione dell'Azienda sanitaria è operativo da qualche giorno. E, con le delibere firmate dal direttore generale Antonio Ferro, le nomine e i relativi contratti sono stati ufficializzati.
I vertici della sanità trentina costeranno alle casse pubbliche di più rispetto al recente passato: come scritto qualche settimana fa, lo stipendio di Ferro è aumentato rispetto a quello dei predecessori, con un totale lordo annuale di 185 mila euro (+20 mila euro annui), al quale si andrà ad aggiungere fino al 20% in base agli obiettivi raggiunti (37 mila euro che aggiunti ai 185 possono portare il totale a 222 mila all'anno).
Questo aumento, con un effetto domino, si rifletterà anche sui tre membri del consiglio di direzione: la delibera, infatti, come sempre prevede che direttore sanitario, amministrativo e all'integrazione socio sanitaria percepiscano l'80% dello stipendio del direttore generale. Giuliano Mariotti (direttore sanitario), Elena Bravi (direttrice per l'integrazione socio sanitaria) e Sara Girardi (direttrice amministrativa) guadagneranno quindi 148 mila euro all'anno, ai quali aggiungerne altri 30 mila circa di potenziale premio massimo, per un totale di 178 mila euro. I predecessori, considerato che percepivano l'80% dei 165 mila euro dati a Pier Paolo Benetollo, portavano a casa 132 mila euro, più gli eventuali premi (un massimo di 26.400 euro).
Considerato che il contratto dei quattro ai vertici avrà durata quinquennale, dall'1 maggio 2022 al 30 aprile 2027, l'aumento per le casse pubbliche è quantificabile in circa 340 mila euro totali, più i premi: il mandato di Antonio Ferro, infatti, costerà 100 mila euro in più, mentre i tre della direzione in totale circa 240 mila euro in più (16 mila all'anno a testa per cinque anni).