A Miriam Zenorini e alla sua fattoria sociale-biologica il premio in memoria di Agitu, la pastora assassinata in val dei Mocheni
Nel segno dell'agricoltura sostenibile il riconoscimento alle protagoniste di iniziative pionieristiche, che va a una realtà di Bressanone. Premiata anche Julia Gasser, giovane musicista e contadina che opera a Capriana
IL LIBRO Pagine in ricordo di Agitu: «Il suo mondo è anche il nostro»
FUTURO Fondo di solidarietà per Agitu: raccolti 106mila euro
IL DELITTO Una morte che ha scosso l'Italia
LA CONDANNA Per Suleiman Adams vent’anni di carcere
LA FAMIGLIA «Violenza terribile, diteci perché è successo»
VIDEO La ricostruzione dell'omicidio
BOLZANO. Miriam Zenorini, operatrice della prima fattoria sociale biologica altoatesina "Vintlerhof" a Bressanone, ha ricevuto il primo premio in memoria di Agitu Ideo Gudeta (nella foto), pastora e imprenditrice etiope uccisa, due anni fa, nella sua casa in valle dei Mocheni da un suo collaboratore, la sera del 29 dicembre 2020.
Con il premio, le promotrici - Martina Schullian, Susanne Elsen, Alessandra Piccoli, Monika Gross e Marion Maier - vogliono mettere in luce le donne che sono pioniere dell'agricoltura rurale sostenibile in Alto Adige e Trentino e che agiscono come innovatrici nelle aree rurali.
Miriam Zenoirini ha una laurea in educazione sociale e assistenza sociale, nonché un master in agricoltura sociale.
Insieme al marito, spiega una nota, "gestisce l'azienda agricola, che è stata ceduta dai fratelli Comboniani, secondo criteri biologici e sociali, integra lavoratori svantaggiati, opera nell'ecologia del paesaggio, coinvolge i consumatori attraverso forme innovative di marketing e attività di comunità e opera nel senso di educazione per lo sviluppo sostenibile".
Il premio prevede un contributo di 2.500 euro. Oltre al premio Agitu, è stato assegnato un altro premio speciale. Il "premio Speciale Vintola" è erogato dall'associazione AEvvento al Vintola ed è dotato di 1.000 euro. Serve per dare un riconoscimento ad una seconda pioniera, secondo gli stessi criteri. La giuria ha individuato all'unanimità Julia Gasser, musicista di formazione e giovane contadina che conduce Maso Conti a Capriana (Trento).
A un anno e mezzo dall'omicidio di Agitu Ideo Gudeta, massacrata a colpi di martello, è più che mai vivo il ricordo della pastora diventata simbolo di integrazione. Il processo di primo grado si è concluso con la condanna del suo assassino, Suleiman Adams a 20 anni di reclusione per omicidio volontario e violenza sessuale.
Le sue "capre felici" stanno superando bene anche il secondo inverno, collocate presso alcuni allevatori trentini.
Questo in attesa di una soluzione definitiva che salvaguardi l'unitarietà del gregge e la prosecuzione dell'attività di Agitu come imprenditrice agricola.