"Insegnanti di sostegno, adesso in Trentino si rischia che molti se ne vadano altrove"
L'appello del sindacato Flc Cgil in vista del prossimo anno scolastico: il 12 maggio nel resto d'Italia si sono aperte le graduatorie provinciali e chi ha lavorato qui potrà andarsene trovando posto in ruolo e contratto a tempo indeterminato. La segretaria Cinzia Mazzacca: "La Provincia decida subito di assumere docenti specializzati anche senza l'abilitazione"
TRENTO. È più che concreto - ha spiegato oggi, 16 maggio, in conferenza stampa Cinzia Mazzacca, segretaria provinciale della Flc del Trentino - il rischio che il prossimo anno scolastico il Trentino abbia da fare i conti con una vera e propria fuga degli insegnanti specializzati in sostegno.
Il 12 maggio, infatti, nel resto d'Italia si sono aperte le graduatorie provinciali per chi ha il titolo di specializzazione (Tfa) e grazie ad un recente emendamento inserito nel Mille Proroghe tutti gli insegnanti specializzati in sostegno inseriti nelle graduatorie di altra provincia o che intendono inserirsi cancellandosi dalle graduatorie trentine, al termine di un anno d'insegnamento, potranno entrare in ruolo con contratto a tempo indeterminato senza dover superare anche un ulteriore concorso.
Se Roma è intervenuta per sanare la situazione, nulla ha fatto la Provincia di Trento, attacca il sindacato, che chiede di assumere a tempo indeterminato gli specializzati in sostegno, anche se privi dell'abilitazione. Per il prossimo anno i posti per il corso di specializzazione Tfa-sostegno all'Università di Trento sono 40 per la scuola media e 35 per le superiori.
"Già questi numeri sono insufficienti in quanto quasi la metà degli specializzati ogni anno va via dal Trentino e, comunque, non coprono alle medie neanche i posti per il ruolo", sottolinea Mazzacca. I posti a tempo indeterminato sono 47 alle medie e 8 alle superiori, ma questi numeri possono aumentare perché ogni anno ci sono trasferimenti e docenti che decidono di spostarsi dal sostegno all'insegnamento della disciplina.
Oltre alle cattedre per il ruolo ci sono le supplenze annuali: alle medie più di 70 cattedre disponibili, alle superiori più di 30. Se consideriamo inoltre che negli istituti di formazione professionale i docenti specializzati non ci sono nonostante tantissimi alunni fragili si iscrivano in queste scuole, è facile capire che il fabbisogno reale sarebbe ancora maggiore.
Le graduatorie per immissioni in ruolo, bacino da cui attingere per le cattedre vacanti, sono vuote e anche l'attuale concorso ordinario non fornirà un numero sufficiente di docenti per il sostegno. Il tutto mentre la Provincia sta ancora pensando cosa fare, denuncia Flc.