Scioperi, attese e ritardi: oggi siglato il contratto delle autonomie locali
Aumento del 5%, indennità di vacanza contrattuale da aprile 2022, integrazione per infermieri e Oss, arretrati: i sindacati cantano vittoria
TRENTO. Siglata nel pomeriggio di oggi l’ipotesi di accordo per lo stralcio economico del rinnovo 2019/2021 del Contratto collettivo provinciale delle autonomie locali trentine. Dopo mesi di discussioni, anche piuttosto accese, uno sciopero sventato a dicembre e un Protocollo d’intesa siglato prima di Natale, finalmente è stata trovata la quadra e, dopo lunga discussione, i contenuti siglati nel testo sono:
- aumento delle retribuzioni tabellari del 5%;
- Indennità di vacanza contrattuale 2022/24 da aprile 2022;
- Integrazione delle indennità per infermieri e oss delle Apsp, più una tantum ad ausiliari e osa (Case di riposo) come già stabilito sia nel Contratto 2016-2018 sia in varie delibere di Giunta;
e, con risorse da stanziare con la prossima manovra di assestamento di luglio:
- Arretrati secondo le decorrenze contrattuali;
- progressioni orizzontali (economiche) per tutti i dipendenti che hanno maturato i requisiti.
Restano tuttora aperti i tavoli sul “lavoro agile”, sulle indennità riferite agli appalti pubblici, sull’Ordinamento professionale, che riprenderemo nelle prossime settimane.
Soddisfazione da parte di Luigi Diaspro, FP CGIL, Beppe Pallanch, CISL FP, e Marcella Tomasi, UIL FPL EELL, per quanto ottenuto e per il percorso che le Organizzazioni sindacali confederali hanno avviato unitariamente per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego trentino.
«Pur nella consapevolezza che mancano ancora alcune partite importanti - dichiarano i Segretari, abbiamo voluto mettere soldi in tasca ai lavoratori e alle lavoratrici del pubblico impiego trentino in un momento di grave difficoltà delle famiglie per il rialzo dei prezzi a causa dell’inflazione ormai al 6,5%. Monitoreremo attentamente che gli impegni assunti da questa Giunta provinciale e dall’assessore Spinelli siano rispettati e che con la manovra di luglio si chiuda questa lunga partita».