Cade con i pattini e muore a 22 anni, il dolore dell’Università di Trento: “Samuele, studente e persona esemplare”
Sgomento e commozione in città per la morte di un ragazzo al quale tutti volevano bene. Nel tardo pomeriggio di mercoledì era caduto lungo la ciclabile che costeggia l'Adige, a Trento. Il giovane la stava percorrendo con i suoi pattini in linea quando aveva perso l'equilibrio, finendo terra e sbattendo violentemente la testa: si è spento ieri al S.Chiara
LA DISGRAZIA Muore dopo l'incidente in ciclabile
TRENTO. È con grande commozione che all'Università di Trento è stata accolta la notizia della tragica scomparsa di Samuele Conti, brillante studente del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'informazione e ospite del Collegio Clesio dell'Ateneo.
"Il nostro primo pensiero va naturalmente alla sua famiglia, agli amici, a chi lo ha conosciuto e gli voleva bene. Erano in tanti, anche in Università, i suoi amici. Era riuscito a creare un bel gruppo attorno a sé e a farsi apprezzare", è il messaggio che il rettore Flavio Deflorian ha affidato ad una nota dopo aver appreso la notizia nelle prime ore del mattino di oggi.
"Per giorni abbiamo confidato che ci fosse un miglioramento, che non andasse a finire così, ma la notizia di oggi ci ha tolto ogni speranza. Samuele lascia un vuoto di parole attorno a sé. Ci rimane il racconto di quello che era e che ha saputo costruire. Uno studente bravo e appassionato, propositivo e responsabile non solo sui libri ma anche nel vivere civile, nell'impegno per gli altri".
Samuele era studente al Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione: "Uno studente brillante, molto interessato ai temi della Computer Vision, dell'intelligenza artificiale e del Machine Learning", precisa il direttore Paolo Giorgini. "Da qualche tempo lavorava sui modelli di sostenibilità, un argomento che gli stava a cuore, su cui aveva già avviato un progetto insieme ad altri studenti. Ci mancherà il suo impegno e la sua indole positiva e attiva".
La notizia è stata accolta con sconcerto e tristezza soprattutto dove Samuele risiedeva, tra gli allievi e le allieve del Collegio Clesio, la struttura dell'Ateneo dove trovano casa per il periodo universitario alcuni tra gli studenti e le studentesse più talentuosi, motivati e attivi. "Samuele spiccava per il suo carattere aperto, socievole, per il suo impegno e per la capacità di essere curioso, pieno di idee e di iniziative e responsabile nei confronti di ciò che vedeva attorno a sé", dice il presidente Paolo Carta.
"Seguiva con passione le nostre conferenze, anche producendo utili video di documentazione. Un giovane a cui certamente le opportunità non sarebbero mancate. Lo ricordiamo con affetto e profondo dolore, oggi che ci ha lasciato, e siamo vicini al padre Giancarlo, alla sorella Giorgia, alla fidanzata Benedetta e a tutta la sua famiglia".