I medici del Trentino: “Chiediamo più coinvolgimento nelle decisioni politiche e meno burocrazia"
Lo rivela un'indagine svolta negli ultimi due anni dall'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Trento, presentata in conferenza stampa
TRENTO. I medici trentini chiedono maggiore responsabilità e coinvolgimento nelle decisioni di politica sanitaria, più tempo per la formazione ed una migliore organizzazione del lavoro, in modo da poter dedicarsi maggiormente alla cura dei pazienti. Lo rivela un'indagine svolta negli ultimi due anni dall'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Trento, presentata in conferenza stampa.
Lo studio, in parte ritardato dalla pandemia, si è concentrato su diversi ambiti, tra cui la professione del medico, l'appartenenza all'Ordine, la formazione e il miglioramento del servizio sanitario provinciale.
"Dall'analisi è emerso che il 30-40% del lavoro dei medici è impiegata in attività burocratiche, che tolgono tempo alla cura dei pazienti. Una migliore gestione del lavoro permetterebbe di garantire un servizio diverso, con più attenzione al paziente", spiega il presidente, Marco Ioppi.
Con l'indagine, continua il presidente, l'Ordine si propone di "essere da stimolo per evitare una dispersione del servizio pubblico". "Per uscire dal disastro in cui ci troviamo, bisogna risolvere il problema alla radice, utilizzando gli strumenti che l'autonomia ci offre", conclude Ioppi.