Covid / L’intervento

Mascherine, garante dei minori all’ attacco: “Con le protezioni la salute dei ragazzi viene danneggiata”

Fabio Biasi, in una conferenza stampa svoltasi oggi 10 giugno, a palazzo della Regione, ha ribadito nuovamente che “imporre in modo prolungato questa misura di prevenzione per il Covid sta esponendo i nostri giovani a un forte danno fisico e psichico”

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TRENTO. Il garante dei diritti dei minori torna all’attacco – nell’ultimo giorno di scuola – contro l’obbligo di mascherina a carico dei ragazzi in tutti gli ambienti scolastici indoor. Fabio Biasi ha indetto stamane, 10 giugno, una conferenza stampa e a palazzo della Regione ha argomentato nuovamente che imporre in modo prolungato questa misura di prevenzione per il Covid sta esponendo i nostri giovani a un forte danno fisico e psichico.

Il garante denuncia che il Ministero della Salute, a precisa domanda, ha risposto di non essere in possesso di specifica documentazione in grado di dimostrare l’utilità della mascherina in assenza di ripercussioni sulla salute di chi la deve portare. Si dice sconcertato, Biasi, perché in due anni e mezzo il Governo non avrebbe condotto ricerche o valutazioni scientifiche in merito. “Al contrario esiste una serie di studi di dominio pubblico che evidenziano rischi ed effetti negativi dell’obbligo imposto ai più giovani”.

Si cita in particolare quello dell’Autorità nazionale Garante per l’Infanzia, che nel periodo pandemico ha riscontrato tra i bambini e i ragazzi italiani un aumento dei disturbi del comportamento alimentare, delle ideazioni suicidiarie, del ritiro sociale, dei disturbi dell’apprendimento, dell’attenzione e del linguaggio, dei disturbi della condotta.

Biasi ha detto di voler contribuire all’apertura di una fase di deciso superamento delle misure finora intraprese, con la possibile diffusione di buone pratiche e di migliori condizioni di vita della comunità. Il tema che sta a cuore al garante è la qualità dell’aria negli ambienti chiusi di comunità, la richiesta all’assessorato provinciale all’istruzione è di utilizzare l’estate per dotare le scuole di impianti adeguati per l’aerazione e quindi di migliorare la qualità dell’aria in classe, così da scongiurare che a settembre si torni all’obbligo della mascherina.

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