Università di Trento: il 95% dei laureati ha un lavoro fisso entro 5 anni (e guadagna di più)
Il Rapporto AlmaLaurea colloca l’ateneo trentino al top, sopra la media nazionale in tutti gli indicatori, dalla regolarità del corso di studi, alla soddisfazione dello studente. Ma soprattutto nell’inserimento nel mondo del lavoro
TRENTO. Il Consorzio interuniversitario AlmaLaurea ha presentato il XXIV Rapporto sul profilo e sulla condizione occupazionale di laureati/e delle università italiane. E l’Università di Trento spicca come eccellente in diversi parametri, dalla regolarità del corso di studi (pochissimi fuori corso) alla piena occupazione post-laurea.
Per il profilo sono state analizzate le performance formative di circa 300 mila laureati/e del 2021 di 77 università. In particolare, si tratta di 169 mila laureati/e di primo livello, 95 mila dei percorsi magistrali biennali e 35 mila a ciclo unico. La condizione occupazionale ha considerato 660 mila laureati/e di 76 università di primo e secondo livello del 2020, 2018 e 2016 contattati, rispettivamente, a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.
Il Rapporto AlmaLaurea 2022 – qui allegato - riguarda il profilo e la condizione occupazionale dei laureati e delle laureate dell'Università di Trento; il confronto con i dati nazionali è riportato nelle tabelle di sintesi.
Il commento del rettore di UniTrento, Flavio Deflorian: «Laureati e laureate UniTrento spiccano per regolarità: quasi 70 su 100 si laureano in corso (rispetto a una media nazionale di 61) e per aver compiuto un’esperienza di studio all’estero come l’Erasmus (17,3% vs 8,5%, più del doppio del dato italiano). Noto poi un apprezzamento dei servizi in linea con il passato. Laureati e laureate, infatti, esprimono soddisfazione per il rapporto con il corpo docente (91,5%), per le aule (94,5%) e per l’esperienza universitaria nel suo complesso (92%)».
Rispetto alla condizione occupazionale, Deflorian osserva: «Si conferma un ottimo posizionamento di UniTrento con la piena occupazione a cinque anni (tasso del 95% rispetto all’89% in Italia) e con quattro punti sopra la media nazionale già a un anno dalla laurea. Anche la retribuzione mensile netta è un po’ superiore a quella nazionale sia a un anno (1.456 rispetto a 1.407) sia a cinque anni (1.691 rispetto a 1.635) e questo è un indice dell’apprezzamento delle professionalità che escono dall’Ateneo di Trento da parte del mondo del lavoro».