Liste d'attesa caos: Segnana fornisce i dati, ritardi notevoli per le emergenze, e mostruosi per un Rao B o C
Luca Zeni interroga, l’assessora: «5 giorni invece di 1 per Rao A, 24 giorni rispetto al tempo di attesa mediano di 5 giorni per le Rao B (38.216 prenotazioni) e 56 giorni rispetto al tempo di attesa mediano di 18 per Rao C»
IL RIMEDIO La Provincia continuerà a pagare per farvi andare dai privati
TRENTO. «Nel periodo che va da gennaio al 26 giugno 2022 questi sono i numeri: 5 giorni rispetto al tempo di attesa mediano di 1 giorno per le Rao A (7.857 prenotazioni), 24 giorni rispetto al tempo di attesa mediano di 5 giorni per le Rao B (38.216 prenotazioni) e 56 giorni rispetto al tempo di attesa mediano di 18 giorni per le Rao C (39.894 prenotazioni). In tutto le prenotazioni Rao sono state 85.967».
Insomma, tempi di attesa più che tripli rispetto alla media. A parlare così, nell'aula del consiglio provinciale è stata l'assessora Stefania Segnana, che ha risposto a un "question time" del consigliere Luca Zeni.
L'ex assessore alla sanità aveva chiesto chiarezza sulle liste di attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali, considerato che sono molte le segnalazioni dei cittadini che lamentano difficoltà e tempi lunghi per le prenotazioni. Zeni, in realtà, avrebbe chiesto di avere l'elenco completo dei tempi di attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali, sia con Rao che senza Rao.
«Purtroppo non è stato consegnato l'elenco completo dei dati, che non richiedono elaborazioni e quindi sono a disposizione dell'assessora Segnana. La trasparenza in quest'ambito è fondamentale per una discussione che possa essere costruttiva». Segnana ha richiesto un'interrogazione scritta e a quel punto fornirà i dati completi e suddivisi per specialità. In ogni caso dalla risposta di ieri qualcosa emerge: i ritardi ci sono e sono anche piuttosto evidenti.
L'assessora Segnana ha risposto che «A seguito della pandemia che ha manifestato i suoi effetti sulle prestazioni specialistiche ambulatoriali nel marzo 2022, sono state osservate alcune oscillazioni che hanno determinato una riduzione del prenotato. Nel 2021 rispetto al 2020 vi è stato un incremento delle prenotazioni sia nel pubblico sia in libera professione intramoenia. Tuttavia in numero inferiore rispetto al 2019: complessivamente sono state 136.758 le prenotazioni in meno nel pubblico e 5.644 i meno in libera professione intramoenia (nel 2021 rispetto al 2019). Nel 2018 e nel 2019 il totale delle prenotazioni con codici Rao è stato rispettivamente di 152.332 e di 167.477, con un aumento del 10% dell'uso di codici ad elevata priorità tra il 2018 e il 2019, il che ha reso più complessa la gestione del livello di garanzia, soprattutto per i casi con richiesta Rao B.
Nel 2020 per la carenza di risorse interne e la riduzione dell'offerta ospedaliera e della specialistica ambulatoriale interna correlate alla pandemia, è stata osservata rispetto al 2019 una ulteriore difficoltà ad assicurare i livelli di garanzia entro i limiti massimi di 3, 10, 30 giorni nel 90% dei casi. Nel 2021 rispetto al 2020 è stato osservato un ulteriore aumento delle richieste con codice Rao a elevata priorità (+20%). Inoltre è stata rilevata dal 2020 in poi rispetto agli anni precedenti una riduzione della concordanza sul tempo di attesa fra prescrittore e specialista, il che fa presumere una impennata di richieste a elevata priorità non per motivi di diagnosi differenziale ma per forzare le liste di attesa a seguito delle attese generatesi durante la pandemia».