L’allarme / L’esperto

Il capo della Protezione civile trentina non ha dubbi: «Galleria dei Crozi sicura pure in caso d'incendio»

De Col parla dopo quanto successo sabato scorso. Una macchina ha preso fuoco nel tunnel, ma non ci sono stati né feriti né intossicati: “Non è stato un caso”

IL FATTO Auto in fiamme in galleria

di Leonardo Pontalti

TRENTO. La paura è stata tanta: quando sabato pomeriggio, poco dopo le 18, un'auto ha preso fuoco praticamente nel mezzo della galleria dei Crozi, in direzione di Pergine, si è concretizzato uno degli scenari peggiori che gli stessi vigili del fuoco e soccorritori si addestrano ad affrontare. Un rogo in un ambiente pressoché chiuso e ristretto, con all'interno numerosi veicoli bloccati.

Non è un caso che, tuttavia, nessuno tra le persone bloccate per lunghi minuti nel tunnel (i passeggeri della vettura andata distrutta erano già al sicuro fuori dall'abitacolo) abbia dovuto ricorrere alle cure del personale medico a causa di possibili intossicazioni da fumo.

«Questo perché la galleria dei Crozi è sicura e in grado di permettere a chi si trova all'interno di poter uscire in sicurezza, in tempi ragionevoli, anche in caso di incendio», spiega il responsabile della Protezione civile trentina Raffaele De Col.

«La sicurezza - prosegue - è garantita in queste eventualità da due fattori. Quello strutturale, ovvero l'insieme di caratteristiche e dotazioni della galleria stessa; e quello rappresentato dall'esperienza dei soccorritori, che non solo sanno come intervenire ma hanno la possibilità di gestire direttamente anche alcune delle apparecchiature di cui è dotato il tunnel».

Per quel che riguarda il primo elemento, spiega ancora De Col «i vigili del fuoco in casi di emergenza hanno sempre la possibilità di intervenire sulle ventole di cui è dotata la galleria per indirizzare il fumo e agevolarne l'uscita dal tunnel. Si deve tenere presente che in condizioni normali le ventole spingono i gas di scarico nella stessa direzione di quella di marcia dei veicoli ma in condizioni critiche questo può non essere ottimale. Quando si verifica un incendio i fumi sono molto più intensi e si è in presenza di veicoli fermi. Ci sono dunque tante variabili da considerare, sul momento: dalle correnti all'imbocco e all'uscita della galleria, che vanno assecondate per agevolare una più rapida espulsione dei fumi. Vengono effettuate non a caso numerose esercitazioni in scenari di questo genere da parte di vigili del fuoco permanenti e volontari e da parte delle altre realtà del soccorso, proprio per farsi trovare pronti anche di fronte agli scenari più complessi».

Dal punto di vista delle dotazioni strutturali del tunnel, l'archiviazione dell'emergenza dell'altro ieri senza drammatici strascichi è - spiega De Col - la conferma della bontà dello stato di quel tunnel, nonostante le sue condizioni attuali. Mi spiego per evitare fraintendimenti: la canna dei Crozi in direzione di Pergine è, tra le due, quella meno aggiornata, per così dire dato che sarà oggetto di interventi di rinnovamento soltanto una volta che saranno conclusi gli interventi, tuttora in corso, sul viadotto che si incontra prima di entrare in galleria. Dunque nei prossimi mesi, a fine lavori, avremo un tunnel ancora più sicuro. Ma quanto accaduto sabato con la conclusione senza conseguenze per le persone, ha confermato come anche allo stato attuale, in attesa delle migliorie di cui a cadenza regolare i tunnel vanno dotati, la sicurezza sia una priorità che non è in discussione».

La prontezza degli automobilisti che hanno saputo lasciare ordinatamente la galleria anche prima dell'arrivo dei primi soccorritori ha poi fatto il resto per scongiurare scenari indesiderabili. Assieme alla professionalità di permanenti, volontari e soccorritori che con le loro capacità e i loro mezzi hanno saputo gestire al meglio una situazione senza dubbio tra le più intricate.

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