Agricoltura / Cantine

Partita la vendemmia, fra speranze, preoccupazioni e l'incendio di Ischia Podetti

Fra Trento e la Piana Rotaliana primi conferimenti, intanto con il base spumante, poi dal 22 si entrerà nel vivo: decisiva l’escursione termica dei prossimi giorni per dare grado ed acidità

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TRENTO. Un inizio anticipato, ma per entrare nel vivo servirà ancora qualche giorno. I viticoltori trentini hanno già iniziato a conferire, tuttavia i numeri sono ancora relativamente bassi e per fare un primo, serio bilancio della situazione occorrerà aspettare almeno la fine di agosto. In quel momento si potranno sapere i quintali consegnati, le gradazioni e tutti quei dettagli che, considerati nel loro insieme, consentiranno agli addetti ai lavori di tirare le somme definitive.

Come detto però, la vendemmia nel frattempo è partita. Nella piana Rotaliana ad esempio, il presidente della cantina di LaVis Pietro Patton qualche giorno fa aveva stimato l'inizio del raccolto per il 16 agosto. Una previsione centrata in pieno, come da lui stesso spiegato: «Possiamo dire di aver ufficialmente cominciato, ma per vedere i grandi carichi occorrerà aspettare ancora. Nel frattempo, stiamo procedendo in maniera ordinata e come da programma, anche se siamo ancora in una fase di organizzazione quasi nominativa della vendemmia, visto che stiamo raccogliendo solo le basi dello spumante. Per capirci, stiamo operando sulla fase bassa dei vigneti. La valle di Cembra inizierà sicuramente dopo i prossimi 22 o 23 agosto, ma i nostri agricoltori al momento sono tranquilli: il tempo è stato incerto ma ognuno di loro ha lavorato bene e confidiamo di riuscire a portare a casa delle buone uve».

Possiamo già stimare dei carichi in termini quantitativi? «Diciamo che siamo nell'ordine di qualche migliaio di quintali al giorno, ma solo alla fine del mese sarà possibile fare un quadro chiaro della situazione».

Insomma, la qualità del prodotto non sembra essere in dubbio: nonostante infatti il recente incendio alla discarica Ischia Podetti e le eccezionali condizioni meteorologiche del mese di luglio - temperature record e problema siccità sono stati gli elementi sicuramente più impattanti - il lavoro sta procedendo nel modo giusto.

«Abbiamo iniziato con calma, entreremo nel vivo della vendemmia verso il fine settimana - spiega Mauro Varner, responsabile tecnico di campagna del Gruppo Mezzacorona. - Per il momento i conferimenti sono stati pochi e confermo che si sta lavorando sulla base spumante. Si stanno raccogliendo le zone più precoci, ma fino a questo momento ho visto una qualità davvero buona, un'uva perfetta. Merito delle notti fresche di questi ultimi giorni, forse domani pioverà ma non ci saranno problemi e anzi, lo sbalzo termico è un ottimo elemento. Diciamo che se il grande caldo di luglio non fosse diminuito, allora avremmo avuto qualche problema più serio, ma per fortuna così non è stato. Tra venerdì e sabato scorsi abbiamo raccolto circa mille quintali, ma solo nelle zone in cui l'acidità tendeva a scendere e la partita era matura».

Ed anche per Gianluca Barbacovi, presidente di Coldiretti, lo sbalzo termico previsto da Varner potrebbe essere fondamentale per aumentare la qualità del prodotto finale: «Consentirebbe di aumentare l'acidità dell'uva, sarebbe molto importante. Comunque, i viticoltori sono tutto sommato tranquilli e salvo qualche sporadico caso di "stress idrico", soprattutto nelle zone collinari attorno al centro città, non abbiamo riscontrato grossi danni legati all'ultimo mese e mezzo, inerenti temperature troppo elevate o al problema siccità. Sento ottimismo, non siamo ancora nel clou ed è presto per fare bilanci, ma siamo anche stati fortunati con la questione Ischia Podetti e dunque, pur invitando sempre alla massima attenzione, posso dire di essere fiducioso: comunque siamo partiti in anticipo di almeno una settimana, se non dieci giorni».

 

FOTO SALVI Riva del Garda @ladige

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