Inquinamento dell'aria, in agosto le piogge hanno migliorato la situazione in Trentino
Nei mesi precedenti erano stati registrati dei picchi nelle concentrazioni, complice il caldo e il sole della stagione
TRENTO. Le perturbazioni che hanno contraddistinto le scorse settimane estive, hanno contribuito non solo a combattere la siccità, ma anche a diminuire l'irraggiamento solare, con conseguente riduzione degli episodi di formazione di ozono.
Nei mesi precedenti si sono registrati dei picchi nelle concentrazioni, complice il caldo e il sole della stagione. Il dato emerge dal report sulla qualità dell'aria di agosto in Trentino dell'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente della Provincia di Trento (Appa).
Per quanto riguarda l'ozono, anche per il mese di agosto si sono registrati innalzamenti della concentrazione di questo inquinante, in linea con l'andamento tipico del periodo estivo, caratterizzato da elevate temperature ed irraggiamento solare.
Tuttavia, l'arrivo di qualche perturbazione ha interrotto le condizioni di prolungato bel tempo del mese di luglio, portando alla riduzione della radiazione solare e ad un calo delle temperature.
I valori si sono mantenuti al di sotto della soglia di informazione di 180 microgrammi per metro cubo in tutte le stazioni della rete provinciale, ad eccezione della stazione di Monte Gaza che, all'inizio del mese, ha registrato alcune ore di superamento. Non sono state registrate concentrazioni superiori alla soglia di allarme. Per quanto riguarda le concentrazioni di polveri sottili Pm10, i valori, per l'intero mese di agosto, risultano ben al di sotto del limite previsto per la media giornaliera di 50 microgrammi per metro cubo su tutta la rete provinciale di monitoraggio.
Anche le concentrazioni medie mensili di biossido di azoto No2 misurate in agosto sono tendenzialmente in linea con quanto rilevato nello stesso mese degli anni precedenti, sempre inferiori al limite di 200 microgrammi per metro cubo.