L'ira dei sindacati: “È stata sempre la giunta Fugatti a rallentare il bonus bollette, non ci prendano in giro”
Cgil, Cisl e Uil sono durissime: “Se l’esecutivo avesse voluto veramente accelerare, perché non ha impegnato immediatamente 50-60 milioni di euro a luglio, come abbiamo chiesto a gran voce fin dalla fine di giugno? Secondo noi c'era solo un motivo: arrivare a ridosso delle elezioni politiche per annunciare un provvedimento ad hoc”
LA GIUNTA Aiuto per pagare le bollette senza distinzione di reddito
INFLAZIONE Trentino Alto Adige, i prezzi sono sempre più alti
TRENTO. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil del Trentino Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti sparano a zero di nuovo sulla giunta Fugatti, in particolare contro il vicepresidente Mario Tonina che aveva giustificato il fatto che i 180 euro di aiuto per pagare le bollette elettriche finiranno a tutte le famiglie trentine – anche a quelle ricche – perché introdurre dei sistemi per aiutare solo i nuclei meno abbienti avrebbe comportato a suo avviso dei ritardi.
"Comprendiamo la necessità istituzionale di difendere l'operato della Giunta anche quando palesemente sbagliato, ma dal vicepresidente Tonina ci aspettiamo almeno onestà intellettuale e non essere presi in giro, perché siamo certi che se avesse dovuto decidere lui, mai avrebbe adottato un provvedimento così iniquo come quello varato dalla Giunta venerdì”.
“La scusa di voler operare velocemente a discapito dell'equità è risibile. Lo è perché smentita dai fatti. Fin da gennaio infatti, come organizzazioni sindacali, abbiamo sollecitato formalmente la giunta provinciale ad intervenire a sostegno delle famiglie alle prese con inflazione galoppante e caro bollette. A marzo abbiamo avuto una prima risposta interlocutoria ma solo a maggio dopo interminabili settimane di tira e molla la Giunta ha partorito un primo intervento che si è rilevato un flop: solo 17mila famiglie con figli minori hanno ricevuto a giugno il bonus provinciale, dopo aver speso soldi pubblici inutilmente per mettere assieme una piattaforma informatica che se va bene avrà raccolto 500 domande”.
“Tutte scelte della Giunta fatte senza ascoltare il sindacato che chiedeva semplicemente di adottare Icef o Isee, anche con soglie molto alte, per individuare la platea dei beneficiari in modo equo e responsabile.
Così è sempre per decisione della Giunta che i soldi dell'avanzo di amministrazione sono rimasti bloccati anche in assestamento perdendo così altro tempo.
Se la Giunta Fugatti avesse voluto veramente accelerare, perché non ha impegnato immediatamente 50-60 milioni di euro a luglio, come abbiamo chiesto a gran voce fin dalla fine di giugno? Secondo noi c'era solo un motivo: arrivare a ridosso delle elezioni politiche per annunciare un provvedimento ad hoc. Per questo si è rallentato fino ad oggi in modo irresponsabile, tanto che le famiglie ne beneficeranno solo a gennaio, ossia 12 mesi dopo la nostra prima sollecitazione.
Se fin dall'inizio dell'anno Fugatti avesse deciso di utilizzare un sistema equitativo, Icef o Isee che sia, oggi le famiglie avrebbero già beneficiato di un sostegno tempestivo ed equo, calibrato sulle reale capacità di spesa e non a pioggia. Magari si sarebbe potuto agire con sconti in bolletta fin dalla primavera perché come organizzazioni sindacali non abbiamo mai escluso, anzi abbiamo sollecitato l'uso di questo meccanismo. Ma farlo così in modo uguale per tutti premiando anche i più ricchi a fronte dei bisogni crescenti dei ceti medio bassi, è un insulto all'Autonomia e al suo corretto governo.
Di più, è un insulto all'intelligenza dei trentini. Perché sembra quasi che il mondo si sia rovesciato: il Fondo monetario internazionale predica in tutte le salse di dare aiuti selettivi contro il caro bollette per sostenere in primo luogo i più poveri e le famiglie del ceto medio, mentre il governo populista a trazione leghista del "prima i trentini" è quello che aiuta i ricchi con le tasse pagate da lavoratori dipendenti e pensionati.
Tra l'altro l'urgenza di avere un sostegno selettivo forte ed equo è dettata dal fatto che molti degli interventi statali sono a pioggia e valgono per tutti in egual misura, poveri o ricchi, vediamo che la giunta provinciale dovesse fare qualcosa di più giusto di maggiormente equo e calibrato sulle vere esigenze del della popolazione trentina a partire dal ceto medio che grazie all'inflazione oltre il 10% che rischia velocemente di scivolare verso la soglia di povertà.
Ecco se le famiglie trentine dovranno attendere ancora diversi mesi prima di aver in tasca qualcosa per pagare le bollette, è solo colpa dei ritardo con cui si è mossa la Giunta Fugatti".