Temperature estive, zero termico oltre quota tremila e 2022 come anno record per il caldo
A Trento si è chiusa la Dolomite Conference, con la firma del protocollo da consegnare all'Onu sulle azione contro il cambiamento climatico. Intanto a Sölden salta l'apertura della Coppa del mondo di sci: piove sul ghiacciaio. I dati Cnr indicano per queste settimane di ottobre livelli da giugno-luglio
PREVISIONI Il caldo eccezionale fino a inizio novembre
PRESENA Il ritiro del ghiacciaio nelle immagini dal 1950 a oggi
TRENTO. Nel giorno in cui anche i dati del Cnr sottolineano quanto sia stato atipico questo mese di ottobre caldo come fosse giugno, mentre in Austria salta l'avvio della Coppa del mondo di sci (pioggia e temperature elevate anche a quota tremila), a Trento si firma un manifesto per contrastare il cambiamento climatico.
Una rappresentazione plastica dell'emergenza è stata oggi l'apertura drammatica della stagione di Coppa del mondo di sci alpino. Di buon mattino in Austria è stato cancellato il gigante donne di Sölden, prima gara dell'annata.
Subito dopo è arrivato l'annuncio della cancellazione delle due discese uomini in programma per il 29 e 20 ottobre a Zermatt-Cervinia, tra Svizzera e Val d'Aosta. In entrambi i casi il meteo ed il clima hanno reso evidente il problema del giorno per il modno intero: il riscaldamento climatico con temperature elevate anche ad alta quota.
A Sölden - a tremila metri sul ghiacciaio Rettenbach - è arrivata una pioggia notturna che ha frantumato la pista rendendola insicura.
A Cervinia, un secondo controllo neve posticipato proprio sperando in un abbassamento delle temperature che non e' arrivato, ha dato a suo volta esito negativo per la parte finale della pista Gran Becca non garantendo al sicurezza degli atleti. Ed anche con la Gran Becca siamo ad alta quota, con lo sfondo del mitico Cervino.
Certo, non siamo ancora in inverno ma di solito a quelle quote il gran freddo in questo periodo dell'anno è garantito insieme alla neve. Invece fa ancora troppo caldo. Cosi' alla collaudata macchina organizzativa del circo bianco non resta che spostare in avanti nel tempo le gare cancellate cercando localita' piu' sicure e sperando che prima o poi l'inverno arrivi davvero: ma intanto il campanello d'allarme ha suonato in maniera forte.
Sulla Gran Becca - una novita' assoluta con competizioni che varcano i confini tra Svizzera ed Italia - sono in calendario tra 15 giorni anche due discese donne. Il relativo controllo neve da parte di Fis sarà fatto il 25 ottobre: più che mai tutto dipenderà dal meteo.
E le previsioni indicano la prosecuzione del gran caldo fino a inizio novembre.
Intanto domani Sölden, - se nella notte, con previsioni almeno di cielo sereno anche se non di freddo, gli riorganizzatori riusciranno a ricompattare il fondo della pista - è il programma il gigante uomini.
Stando alla elaborazione dei dati Cnr-Isac svolta da Bernardo Gozzini, direttore del consorzio Lamma (Regione Toscana-Cnr), il 2022 risulta finora l’anno più caldo di sempre per le temperature massime, almeno dal 1800 quando cominciarono rilevazioni attendibili. Rispetto alla media del trentennio 1990-2020 la temperatura è sopra di quasi un grado centigrado (+1,2 le massime). Le temperature minime, sempre sui dati fino a settembre, vedono il 2022 al terzo posto (ma ottobre è stato caldissimo), primo per ora resta il 2018.
Per quanto riguarda il caldo anomalo di queste settimane di ottobre, l'esperto spiega che si tratta di "livelli quasi estivi, da primi di luglio".
Gozzini spiega che se la temperatura del mare arriva a 24 gradi, lo zero termico è già oltre 2.700 metri e nei prossimi giorni si troverà solo oltre quota tremila.
Di cambiamenti climatici e azioni per mitigare questo allarmante processo di degrado si è occupata, a Trento, la Dolomite Conference.
Dopo tre giorni di dibattito e confronto, si è conclusa con la firma del protocollo da consegnare alla Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici del 2022 (Cop 27) di Sharm el-Sheikh. L'obiettivo del convegno promosso da Vision, con il sostegno di Autostrada del Brennero e Axa, era quello di individuare soluzioni concrete contrastare il cambiamento climatico.
Il manifesto, che comprende cinque proposte pratiche, è stato sottoscritto da tutti i partecipanti. In particolare, si chiede la diffusione a livello globale e unanimità sull'estensione delle "carbon tax", il rafforzamento delle partnership tra pubblico e privato per la finanza di impatto, l'introduzione di quote giovanili per garantire rappresentatività a tutte le generazioni nei processi decisionali e più potere ai livelli locali nelle scelte sul cambiamento climatico.
"Nel momento in cui si sta discutendo di realizzare in Trentino Alto Adige il primo corridoio Green d'Europa e nuovi collegamenti ferroviari, credo sia particolarmente importante parlare di questi temi sul nostro territorio. Il tema è certamente di portata mondiale, e in Trentino abbiamo diversi progetti che vanno nella direzione della sostenibilità", ha commentato, a margine, il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti.
[foto Isidoro Bertolini, Presena]