Montagna / L'incidente

Vigolana, speleologo scivola in un canalone: lungo intervento di recupero nella notte

L'allarme è scattato ieri sera, 21 ottobre, e la macchina dei soccorsi è stata chiamata a un lavoro complesso per oltre cinque ore, con il supporto dell'elicottero e l'allestimento della base al campo sportivo di Vigolo Vattaro

TRENTO. Si è concluso tre quarti d'ora dopo la mezzanotte un intervento di soccorso in montagna, scattato ieri sera, verso le 19.15, sulla Vigolana.

 

Il personale del Soccorso alpino e speleologico della stazione di Levico si è quindi messo in moto, per recuperare un escursionista scivolato dal sentiero 435, non lontano dall'uscita della grotta Gabrielli, in un terreno scosceso.

L'uomo, uno speleologo di 32 anni, era finito in un canalone, dopo aver ruzzolato per una trentina di metri. Il pendio è impervio e presenta anche salti di roccia.

Dopo l'allarme, scattato alle 19.18 in seguito alla chiamata di emergenza da parte di un secondo escursionista, sul posto, a quota 1.900 metri, sono giunti i soccorritori con il supporto anche dell'elicottero.

A quell'ora ormai era già buio e non è stato semplice individuare il punto esatto in cui si trovava la persona da soccorrere.

Al campo sportivo di Vigolo Vattaro, dove si è dovuto interrompere un evento in corso, è stato allestito, a cura dei vigili del fuoco volontari e permanenti, il centro per coordinare le operazioni.

A complicare l'approccio dell'elicottero e l'individuazione dall'alto era anche il cielo coperto di nuvole.

Perciò il velivolo ha svolto diversi sorvoli sulla montagna e una volta individuato il punto dell'incidente vi ha trasferito il personale di soccorso.

Secondo le prime informazioni, la persona ferita è sempre rimasta cosciente e avrebbe riportato una serie di traumi. È stata ricoverata in codice rosso all'ospedale Santa Chiara di Trento.

In una nota del Soccorso alpino i dettagli dell'intervento: "Una squadra di operatori della stazione di Levico è stata  sbarcata nei pressi di malga Derocca, a circa 1.600 metri, per raggiungere l'uomo a piedi e prestare le prime cure. Poco più tardi, un'altra squadra di soccorritori e personale sanitario è stata elitrasportata in quota, ed ha raggiunto, sempre a piedi, il luogo dell'incidente.

Dato il persistere della nebbia, i soccorritori hanno attrezzato un ancoraggio per calare la barella lungo il canale fino al sentiero, da cui hanno trasportato l'infortunato fino a malga Derocca, dove è stato recuperato dall'elisoccorso e trasferito all'ospedale Santa Chiara di Trento. I soccorritori sono scesi a valle a piedi e sono stati recuperati con i mezzi del Soccorso alpino e dei vigili del fuoco".

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