Primo sì alla Valdastico: in giunta il via libera alla variante urbanistica
Il documento prevede la possibilità di realizzare una nuova infrastruttura di collegamento con il Veneto. Fugatti: vogliamo fare quell’arteria stradale
I NUMERI «Ecco le ricadute per il Trentino»
VALDASTICO SÍ O NO? Lo show di Fugatti in consiglio
TRENTO. La Valdastico è da oggi un po’ più vicina. La giunta provinciale ha infatti approvato la delibera con la prima adozione della variante urbanistica per l’ambito di connessione del corridoio Est. In sostanza, si tratta della Valdastico e dell’uscita a Rovereto Sud.
Non ci sono novità, ha precisato il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, annunciando il provvedimento, ma si tratta di un passaggio formale importante che conferma la volontà di procedere.
Ora, ha aggiunto il presidente, si aprirà un percorso di partecipazione con i territori, le amministrazioni e tutti i cittadini che intendano fare delle osservazioni.
Dunque la Valdastico si farà? Fugatti, su questo punto, sceglie la prudenza, spiegando che «ad oggi non è prevista alcuna opera infrastrutturale, ma potrebbe essere prevista in futuro. Tutto coerente – ha sottolineato Fugatti – con gli accordi che il Trentino ha sottoscritto in tema di collegamento con il Veneto, anche in legislature precedenti».
L’obiettivo, spiega ancora la Provincia, è dotare la pianificazione provinciale degli strumenti adeguati per risolvere il tema del collegamento con il Veneto, dei volumi di traffico che interessano la Valsugana e delle esigenze di connessione che esprimono in particolare i territori della Vallarsa e degli Altipiani cimbri.
Si delinea quindi attraverso l’area considerata – fra Trento, Rovereto sud, la Valsugana, gli Altipiani e le valli del Leno – una direttrice di connessione aggiuntiva, rispetto a quella nord-sud e a quella est della Valsugana, sulla quale possa essere presa in considerazione anche un’infrastruttura importante di collegamento del Trentino verso l’esterno.
La variante, analogamente al documento preliminare del 2021, non contiene previsioni infrastrutturali. Ma introduce, come principale novità, proprio “l’ambito di connessione”.
Cioè lo strumento innovativo disciplinato dall’articolo 41 del PUP, modificato dalla variante stessa, che è una “griglia” metodologica per valutare qualsiasi ipotesi di infrastruttura alla luce del criterio di multimodalità e dell’esigenza di massimizzare la risposta al fabbisogno di connettività del territorio.
Il progetto di modifica al Pup affronterà ora la fase di consultazione in vista dell’approvazione finale.
La documentazione della variante, nei suoi allegati completi anche dei contributi e delle osservazioni al documento preliminare, sarà a disposizione del pubblico per 90 giorni consecutivi e verrà trasmesso ai soggetti individuati dalla legge (Terza commissione del Consiglio provinciale, Consiglio delle Autonomie locali, commissione provinciale per l’urbanistica e il paesaggio-CUP, ministero competente, Provincia autonoma di Bolzano) che potranno esprimere il parere in merito.
La palla passa adesso al ministero (guidato oggi da Matteo Salvini) e alla società concessionaria. «Noi siamo comunque favorevoli alla realizzazione della Valdastico, ma non dipende solo da noi», ha concluso Fugatti.