Studio / Il progetto

Mountain University Village Lagorai: uno studentato da premio a Pergine, ora si attendono i fondi

Oltre 400 posti letto per offrire una casa agli studenti fuori sede: nella ex area industriale Cederna. A Roma il riconoscimento "Sostenibilità cooperativa" per il piano avviato dalla Cassa rurale Alta Valsugana in sinergia con il Comune, l'ateneo di Trento e l'Opera universitaria

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di Daniele Ferrari

PERGINE. Primo importante riconoscimento per il progetto "Mountain University Village Lagorai", studentato con oltre 400 posti letto e cittadella universitaria che la Cassa Rurale Alta Valsugana intende realizzare nell'area ex-Cederna tra via Bellini e via Prati a Pergine.

Il progetto avviato dalla Rurale Alta Valsugana, in sinergia con il comune di Pergine, l'Università di Trento e l'Opera Universitaria, ha infatti ricevuto mercoledì scorso presso la sede romana di Confcooperative il premio "Sostenibilità cooperativa", alla presenza dei rappresentanti del mondo cooperativo italiano. "Energia per cooperare" il titolo della giornata ispirata alla sostenibilità cooperativa e promossa da Confcooperative Fondosviluppo, dove sono stati consegnati 17 riconoscimenti ai vincitori dell'edizione 2022 del concorso (tanti quanti obiettivi dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile) e che ha visto la partecipazione di 144 cooperative di tutta Italia.

«Muv Lagorai nasce da un'operazione di rigenerazione urbana di un'area dismessa già occupata dall'industria tessile Cederna - ha spiegato Franco Senesi presidente dell'istituto di credito dell'Alta Valsugana - Nascerà un articolato complesso residenziale e relativi servizi per studenti, che comprende, oltre agli edifici, un parco urbano, attrezzature sportive e per fitness, spazi comuni, percorsi pubblici e una piazza. Un progetto, che ci pone tra i vincitori come unica banca di credito cooperativo in Italia e unica cooperativa del movimento trentino, e che soprattutto vuole dare una risposta alle crescenti esigenze di spazi abitativi degli studenti provenienti da Triveneto e Lombardia che hanno scelto il Trentino come meta del loro percorso di studi universitari».

Un'opera dal costo preventivato di 32 milioni di euro (per realizzare i primi 250 alloggi), che saliranno a 45 milioni per completare l'intera cittadella prevista su ben 25mila mq, ed il cui progetto preliminare è stato elaborato dal noto architetto Roberto Festi con i partner "Consorzio Territorio Ambiente" e "FCS - Consorzio Formazione Cultura Servizi società cooperativa".

Un investimento che si pensa possa essere coperto per il 65-70% dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e richiederà anche la compartecipazione della Provincia e di partner esterni, potendo contare su un muto della stessa Cassa Rurale Alta Valsugana e sulla regia realizzativa della "Fondazione Cassa Rurale Alta Valsugana" guidata ora dal vicepresidente dell'istituto Giorgio Vergot.

«Il progetto prevede una serie di costruzioni (palazzine) realizzate in bioedilizia, dotate di spazi e servizi di supporto in grado di soddisfare le esigenze di una moderna e qualificata residenzialità studentesca, riservando grande attenzione alle tecnologie, alla gestione dei fabbisogni energetici con l'uso di fonti rinnovabili, garantendo servizi e connessioni wi-fi con fibra ottica - ha concluso il presidente Senesi - Un'iniziativa di ampio respiro che speriamo possa ora ottenere il supporto di enti ed autorità nazionali, ed in primis del Pnrr, tassello fondamentale per dare il via al nuovo studentato e allo sviluppo futuro delle nostre comunità».

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