Ospedali, più letti ad alta intensità assistenziale e meno per i ricoveri ordinari
Alta tecnologia e competenza non solo nei principali ospedali ma anche in quelli di valle. A far crescere il numero dei posti totali sono soprattutto quelli “tecnici”. L'Apss: «Tutta una serie di patologie, che prima richiedevano lunghi ricoveri, oggi sono risolte con tecniche sempre meno invasive, quindi attraverso il day surgery»
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TRENTO. Aumentano in Trentino posti letto ad alta intensità assistenziale mentre diminuiscono i posti letto per ricovero ordinario.
In assoluto il numero dei posti letto negli ospedali aumenta anche grazie all'incremento di posti letto di osservazione breve e posti letto tecnici (letti o poltrone dove i pazienti sostano dopo esami o interventi ma senza un vero e proprio ricovero).
I numeri contenuti nella delibera approvata dall'Azienda sanitaria sono stati illustrati ieri in Provincia alla presenza dell'assessore alla salute Stefania Segnana, del direttore generale dell'Azienda sanitaria Antonio Ferro, del direttore sanitario Giuliano Mariotti, del direttore del servizio ospedaliero Pier Paolo Benetollo e del direttore del Servizio di governance clinica Emanuele Torri.
«Prima di tutto vorrei far notare che rispetto al passato termina l'andamento di riduzione complessiva dei posti letto - ha dichiarato il direttore del Sap Pier Paolo Benetollo - in secondo luogo che gli ospedali diventano sempre più ospedali per acuti, ossia per pazienti con criticità più severe, quindi aumentano i posti letto di terapia intensiva e alta intensità.
Dall'altra aumentano in maniera marcata i "letti tecnici", come quelli per l'osservazione breve al pronto soccorso, per la chirurgia ambulatoriale, per le prestazioni ambulatoriali complesse. Ciò è frutto dello sforzo di rendere il meno invasive possibile le procedure sanitarie: tutta una serie di patologie, che fino a qualche tempo fa erano pesanti per i pazienti e richiedevano lunghi ricoveri in ospedale, oggi grazie allo sviluppo delle tecnologie e soprattutto grazie alle competenze di chirurghi, anestesisti e infermieri, sono risolte con tecniche sempre meno invasive, quindi attraverso il day surgery e l'accesso ambulatoriale».
Se analizziamo i dati del S. Chiara e li paragoniamo a quelli del 2021 notiamo un aumento di otto posti per quanto riguarda i ricoveri ordinari legati soprattutto alla crescita di posti in terapia intensiva o semi intensiva, mentre il balzo in avanti più evidente si ha sui letti tecnici che sono passati da 51 a 82. Ma così è un po' in tutti gli ospedali.
«Gli ospedali sono sempre più luoghi ad alta tecnologia e ad alta competenza», è stato evidenziato in conferenza stampa e l'assessora Segnana ha colto l'occasione per sottolineare come solo puntando su tecnologia all'avanguardia e alta professionalità è possibile essere attrattivi e reperire personale.
La delibera approvata dalla direzione generale dell'Apss stabilisce che l'offerta complessiva nelle sette strutture ospedaliere di Trento, Rovereto, Arco, Borgo, Cavalese, Cles e Tione, è di 1.715 posti letto (era di 1.644 nel 2020), dei quali 1.264 di ricovero ordinario per acuti e riabilitazione (erano 1.242 nel 2020). Aumentano in maniera significativa i "letti tecnici" per osservazione breve (passati da poco meno di 80 a 100 al S. Chiara e da 140 a ad oltre 180 negli altri ospedali). I posti letto in terapia intensiva e ad alta intensità sono passati da 0 posti nel 2019 ad oltre 50 posti negli ospedali di valle, da 10 a 30 a Rovereto e da 40 a 80 al S. Chiara).
Di contro sono calati i posti letto ordinari, soprattutto negli ospedali di valle. A Trento il calo è limitato (da 600 a 590) mentre in quelli di valle si è passati da 600 a poco più di 520.Nel dettaglio ad Arco sono previsti 80 posti letto ordinari (di cui 10 ad alta o semi intensità), 9 posti day hospital, 6 di osservazione breve e 19 posti tecnici. A Borgo Valsugana 68 posti letto ordinari (6 ad alta o semi intensità), 8 posti day hospital, 6 di osservazione breve e 15 posti tecnici.
A Cavalese 60 posti letto ordinari (3 ad alta o semi intensità), 10 posti day hospital, 10 di osservazione breve e 19 posti tecnici. A Cles 60 posti letto ordinari (3 ad alta o semi intensità), 10 posti day hospital, 10 di osservazione breve e 19 posti tecnici. A Tione 50 posti letto ordinari (6 ad alta o semi intensità), 7 posti day hospital, 4 di osservazione breve e 12 posti tecnici. Rovereto 262 posti letto ordinari (di cui 14 ad alta o semi intensità), 19 posti day hospital, 10 di osservazione breve e 48 posti tecnici. Infine Trento con 660 posti letto (di cui 29 ad alta intensità), 100 di day hospital, 18 di osservazione breve e 82 letti tecnici.