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Trento, il rumore della movida sarà misurato in decibel: i dati inviati al Comune

Quindici fonometri nei punti critici del centro registreranno per sei mesi il livello sonoro che da anni è oggetto delle vibranti proteste dei residenti in alcune vie nel cuore del capoluogo

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di Franco Gottardi

TRENTO. Un monitoraggio per misurare la movida. Quindici fonometri verranno installati per i prossimi sei mesi in città, in quindici punti individuati come zone particolarmente critiche per quanto riguarda le emissioni rumorose. La campagna di rilevamento dei dati acustici era stata richiesta due anni fa dal consiglio comunale ed ora verrà realizzata.

Il Servizio sostenibilità e transizione ecologica ha approvato un capitolato speciale d'appalto per l'affidamento del servizio; il soggetto incaricato verrà scelto a trattativa privata in base al prezzo più basso dopo un confronto concorrenziale a cui dovranno essere invitati almeno tre operatori specializzati.

Il capitolato individua esattamente le zone da monitorare e le modalità di raccolta dei dati. I fonometri verranno installati nel cuore della movida, nelle zone più frequentate dai giovani e dove più frequenti sono le lamentele e le segnalazioni degli inquilini per gli schiamazzi serali e notturni.

I dispositivi saranno attivati 24 ore su 24 e registreranno il livello dei decibel ogni 10 minuti inviando direttamente i dati alla centrale. Saranno installati su appositi sostegni ad un'altezza di almeno 3 metri da terra e saranno in grado di rilevare i rumori in una gamma tra i 35 e i 120 decibel.

Per la collocazione dei sensori sono stati naturalmente scelti i punti considerati più critici (vedi la mappa in basso), a partire dalla piazzetta Santa Maria Maddalena con la via e il vicolo vicini per scendere in Largo Carducci. Eppoi via Calepina e piazza d'Arogno, dove si affacciano altri locali particolarmente frequentati dai giovani. E ancora via Cavour e piazza Duomo, via Verdi, via Suffragio, via Oriola, via Galilei, via Dordi e piazzetta Lunelli.

Tutti luoghi concentrati in centro storico dove la sera, specie con la bella stagione, ci si incontra e si tira tardi. Una condizione normale per una città universitaria ma che si scontra regolarmente con i desideri e le esigenze dei residenti. Nella zona di via Santa Maria Maddalena in particolare è nato un comitato molto combattivo che nei fine settimana ha preso l'abitudine di realizzare dei veri e propri report, con tanto di video e fotografie, per registrare i livelli del disagio.

Ora, questi report potranno essere certificati, almeno per quanto riguarda il livello sonoro dei disturbi.

Il monitoraggio semestrale dei livelli acustici costerà all'amministrazione comunale circa 50mila euro. L'importo a base di gara è quantificato in 39.950 euro che con Iva e oneri previdenziali sale a 50.688,56 euro, cifre soggette a ribasso da parte dei partecipanti.

I dati registrati verranno messi a disposizione con cadenza settimanale all'amministrazione comunale e alla fine dei rilievi dovrà essere realizzata una mappa con i livelli acustici utile per individuare le aree più critiche e pianificare successivamente gli interventi migliorativi. L'intenzione del Comune è infatti quella di realizzare poi un piano per la mitigazione degli effetti della movida.

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