Coldiretti: “Serve subito un Piano nazionale per orsi, lupi e cinghiali”. Matteo Salvini favorevole allo spray
Dura presa di posizione degli agricoltori italiani dopo la donna aggredita da un lupo nella Lucchesia, che segue la morte del runner causata da un orso in Trentino: “Serve responsabilità nella difesa degli allevamenti, dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le montagne”
SONDAGGIO Votate: orsi e lupi problematici, vanno abbattuti sì o no?
ROMA. "Non è più rinviabile il Piano nazionale per la gestione delle specie selvatiche". E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare il caso di una donna aggredita da un lupo nella Lucchesia, che segue la morte del runner causata da un orso in Trentino. "Due episodi che rappresentano la punta dell'iceberg di una situazione fuori controllo dove - afferma Coldiretti - è ora necessario proteggere i cittadini ma anche salvare le migliaia di pecore e capre sbranate, mucche sgozzate e asinelli uccisi lungo tutta la Penisola. La popolazione di lupi è in forte aumento da Nord a Sud ed è stimata dall'Ispra intorno ai 3.300 esemplari, 950 nelle regioni alpine e quasi 2.400 lungo il resto della penisola”.
”I numeri sembrano confermare che il lupo ormai, non è più in pericolo e - sottolinea la Coldiretti - impegnano le Istituzioni a definire un Piano nazionale che guardi a quello che hanno fatto altri Paesi Ue come Francia e Svizzera per la difesa degli agricoltori e degli animali allevati".
Per la confederazione agricola "il rischio vero oggi è la scomparsa della presenza dell'uomo delle montagne e delle aree interne per l'abbandono di migliaia di famiglie ma anche di tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze italiane di mucche, capre e pecore”.
”Serve responsabilità nella difesa degli allevamenti, dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le montagne e a garantire la bellezza del paesaggio. Senza i pascoli - conclude la Coldiretti - le montagne muoiono, l'ambiente si degrada e frane e alluvioni minacciano le città".
L'intervento di Salvini
Anche in consiglio dei ministri si è discusso di quanto successo in Trentino, con Matteo Salvini che ha ricordato l'idea dello spray anti-aggressione già in uso in altri Paesi. Il tema ha avviato una discussione molto costruttiva con numerosi interventi. Lo si apprende da fonti del governo.