Maccani, trasferimento in vista. Il dirigente: «Attendo la delibera, poi denuncerò Fugatti per mobbing»
Dopo il suo no al concerto di Vasco nell'area di Trento sud, è stato trasferito, poi a distanza di poche ore reintegrato e trasferito nuovamente, infine tornato al suo posto - nel gennaio scorso - a capo della polizia amministrativa. A breve ci sarà un nuovo cambio
IL NODO Marzio Maccani reintegrato dal giudice del lavoro
IL FATTO Rimosso per i dubbi sulla sicurezza dell’area
TRENTO. Un post sibillino su Facebook lascia intendere che il braccio di ferro con la Provincia continua. Il dirigente del servizio di polizia amministrativa Marzio Maccani (a destra nella foto, ndr), che ha dalla sua parte cinque provvedimenti del giudice del lavoro, presto cambierà ufficio. Nei giorni scorsi ha ricevuto la comunicazione ufficiale: andrà al Dipartimento di istruzione, dove era già stato trasferito l'estate scorsa.
Questa la vicenda in breve: dopo il suo no al concerto di Vasco nell'area di Trento sud, è stato trasferito, poi a distanza di poche ore reintegrato e trasferito nuovamente, infine tornato al suo posto - nel gennaio scorso - a capo della polizia amministrativa. A breve ci sarà un nuovo cambio. La delibera, già predisposta, è in attuazione del piano organizzativo per la rotazione dei dirigenti e direttori, come previsto dalla legge nell'ambito dell'anticorruzione. L'approvazione, attesa, è stata rinviata.
La rotazione non riguarda solo Maccani, ma interessa complessivamente dodici fra dirigenti provinciali e direttori di ufficio. Maccani, che per la legge Fornero maturerà i requisiti per la pensione nell'agosto 2024, dunque fra poco più di un anno, fino a qualche giorno fa risultava dispensato dalla rotazione per una deroga prevista dalla norma. «Ma hanno modificato i criteri di rotazione dei dirigenti cancellando questa deroga, in questo modo da poter cambiare mansione anche a me» spiega Maccani, confermando il contenuto del post: non ha intenzione di arrendersi.
«Ho già dato mandato all'avvocato Lorenzo Eccher, non appena verrà approvata la delibera, di presentare querela alla Procura della Repubblica contro Fugatti per mancata esecuzione dolosa di provvedimento dell'autorità giudiziaria e per mobbing. Ricordo che mi hanno dato ragione cinque sentenze e che la Provincia è stata condannata al pagamento delle spese».
Sulla rotazione ordinaria dei dirigenti provinciali, motivo con il quale la Provincia aveva "giustificato" il primo trasferimento di Maccani dalla polizia amministrativa al Dipartimento di istruzione, il giudice del lavoro Giorgio Flaim aveva evidenziato che nel caso specifico lo spostamento sarebbe avvenuto «in maniera illegittima», «stante il difetto del necessario presupposto costituito da un cronoprogramma contenente l'indicazione di una data o di un intervallo temporale previsto per la rotazione dei dirigenti».
La Provincia sarebbe dunque corsa ai ripari, introducendo con determina nuovi criteri di rotazione dei dirigenti e dei direttori di ufficio. «Non escludiamo una nuova impugnativa. Risulta perlomeno sospetto questo susseguirsi di delibere. Attendiamo di leggere il contenuto e poi decideremo» evidenzia l'avvocato Eccher, che sta seguendo Maccani dall'inizio di questa intricata vicenda, partita un anno fa.