Salari da adeguare all'inflazione e altre mosse per lavoratori e pensionati: il pressing dei sindacati
Anche la lotta alla precarietà e la questione fiscale al centro della grande assembela di ieria, all'auditorium dell'Arcivescovile di Trento, che ha visto riuniti 500 delegati di Cgil, Cisl e Uil. Chieste azioni più incisive anche alla Provincia della quale si contesta la variazione di bilancio
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TRENTO. Circa 500 delegate e delegati di Cgil, Cisl e Uil si sono riuniti ieri, 10 maggio, all'auditorium dell'Arcivescovile per discutere di precarietà, rinnovo dei contratti, emergenza salariale e riforma fiscale.
Al centro del confronto anche le scelte che la giunta Fugatti non ha fatto nella variazione di bilancio in discussione in questi giorni in consiglio provinciale, destinando a lavoratori, pensionati e famiglie ancora una volta interventi solo parziali di fronte al caro vita.
L'assemblea di ieri - sottolinea una nota unitaria - è stata anche l'occasione per discutere i temi della mobilitazione nazionale che vedrà circa 400 trentini partecipare sabato alla manifestazione di Milano con tutte le altre regioni del nord Italia.
Cgil Cisl Uil chiedono l'adeguamento strutturale dei sostegni all'incremento dell'inflazione, interventi per incentivare l'occupazione di giovani e donne riducendone la precarietà, politiche industriali realmente selettive indirizzate alle imprese che investono in innovazione, occupazione di qualità e rispetto dei contratti.
Investimenti reali e non solo promessi in salute e sicurezza sul lavoro e - sottolineano ancora i sindacati - un piano straordinario per il personale e l'assistenza sanitaria e socio-assistenziale sul territorio.