Orso morto sul monte Peller, Lav: “Trasferirlo all’Istituto Zooprofilattico per l’autopsia”
Dopo il ritrovamento della carcassa di M62 a fine aprile a Molveno, questa mattina (2 giugno) è stata trovata quella di un altro plantigrado sul monte Peller. Vitturi: “Rinnoviamo la richiesta già inviata alla Provincia, e tuttora inevasa, di conoscere le cause della morte di M62”
MORTE DI M62 Ecco cos'è successo
IL RITROVAMENTO L'orso sul Peller in avanzato stato di decomposizione
TRENTO. Dopo l’orso M62, che a fine aprile era stato rinvenuto privo di vita nella zona del lago di Molveno, nelle scorse ore è stato ritrovata la carcassa di un altro orso sul monte Peller in stato avanzato di decomposizione. “Se due indizi fanno una prova è evidente che questa anomala moria di orsi non è affatto casuale, ma è da ricondurre alla campagna d’odio innescata dal presidente trentino Fugatti”, ha commentato Massimo Vitturi, responsabile Lav, animali selvatici.
Dopo il ritrovamento gli esperti della Provincia hanno precisato che durante la “stagione degli amori” può essere presente un aumento della competitività fra esemplari e che quindi non sono rari gli scontri fra plantigradi.
“Chiediamo che l’orso ritrovato cadavere sul monte Peller venga subito consegnato all’Istituto Zooprofilattico – aggiunge Lav – garantendo fino a quel momento la conservazione in una cella frigorifera per evitare ulteriori compromissioni dei tessuti e che l’autopsia venga eseguita in collaborazione con i veterinari del Centro nazionale di referenza per la medicina forense veterinaria”.
Infine “dopo più di un mese dal ritrovamento del suo cadavere, rinnoviamo la richiesta già inviata alla Provincia, e tuttora inevasa, di conoscere le cause della morte di M62, uno degli orsi destinati alla fucilazione su ordine di Fugatti”, conclude l’associazione animalista.