«Uccidi Fugatti, No Tav», nuove minacce al presidente della Provincia: la scritta, una stella a cinque punte e la sigla “Br”
La frase è comparsa la scorsa notte (tra il 27 e il 28 giugno) sulle strisce pedonali davanti alla Fondazione Bruno Kessler e accanto al polo scientifico dell’università di Trento, a Povo. Solidarietà da parte di tutto il consiglio provinciale, riunito in seduta
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TRENTO. Una scritta «Uccidi Fugatti - No Tav» accompagnata dalla sigla Br e da una stella a cinque punte è comparsa la scorsa notte sulle strisce pedonali del polo scientifico dell'Università di Trento e della sede della Fondazione Bruno Kessler.
Indaga la Digos, che ha svolto un sopralluogo sul posto. A fine maggio una busta contenente un proiettile indirizzata al presidente della Provincia autonoma di Trento era stata trovata da un impiegato delle poste negli uffici di Gardolo durante le normali operazioni di smistamento. Nel 2021 Fugatti era finito sotto scorta per decisione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal commissario del governo Filippo Santarelli per le minacce ricevute sulla gestione dei grandi carnivori in Trentino.
«Viene minacciata l'istituzione provinciale stessa con queste scritte e in fondo sono minacciati i trentini: pare che in Trentino non ci sia più la possibilità di amministrare la propria terra o avere un pensiero autonomo», ha detto il consigliere provinciale Claudio Cia prendendo la parola in aula e comunicando la notizia.
Il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder si è immediatamente associato a nome dell'intera assemblea legislativa e dopo di lui anche Roberto Paccher ha espresso solidarietà a Fugatti, affermando che non si può tollerare una violenza di questo tipo, atto ignobile e gravissimo. Il consigliere leghista si è augurato che la condanna ferma sia unanime da parte di tutte le forze politiche che siedono in Consiglio. Mara Dalzocchio ha giudicato che è ora di intervenire drasticamente di fronte a minacce come queste. La solidarietà è prontamente arrivata anche dai banchi di minoranza e dall'assessore Achille Spinelli.
«Un altro atto vile e volgare, che richiede un’altra volta la più ferma delle condanne. Siamo vicini al presidente Maurizio Fugatti e continueremo ad esserlo». Così la Giunta provinciale ha manifestato vicinanza al presidente della Provincia, ancora un volta bersaglio di atti intimidatori. «Governare - commentano - significa anche assumersi delle responsabilità. La responsabilità di prendere delle decisioni per il bene di una comunità. Non possiamo accettare che nell’esercizio di questo dovere vengano meno i capisaldi della democrazia, che sono il rispetto anzitutto, delle regole ma prima ancora delle persone. Ecco, a Maurizio Fugatti, in particolare come persona e alla sua famiglia va tutta la nostra solidarietà ed il nostro appoggio».
(Foto in copertina strisce pedonali: Tgr Rai Trento)