Grandi carnivori/lo scontro

Indennizzi negati per i danni da orso, la Lav attacca Fugatti: «In piazza il 16 settembre a Trento»

Gli animalisti: «Dalla Provincia di Trento il più grande attacco alla fauna selvatica. Sfruttano orsi e lupi solo per il consenso»

IL CASO. Danni da grandi carnivori, la Provincia: «Limiti imposti dall’Ue»
LO STRAPPO. Gerosa-Fugatti, scontro sugli orsi

TRENTO. La Lav va all’attacco della giunta provinciale sugli indennizzi agli allevatori per i danni subiti da orsi e lupi e annuncia per il 16 settembre (vigilia dell’apertura della stagione venatoria) una manifestazione di protesta a Trento «contro il più grande attacco mai sferrato contro la fauna selvatica»: «Invitiamo tutti a partecipare perché orsi, lupi, tutti gli animali selvatici, non siano più considerati i capri espiatori di politici incapaci di favorire la convivenza pacifica, interessati solo a sfruttare gli orsi e i lupi per soddisfare la loro spasmodica ricerca di consenso elettorale».

«Un allevatore si è visto negare il risarcimento per una predazione subita da parte di un orso perché avrebbe già raggiunto il limite imposto dal regime “de minimis”, introdotto dalle norme europee per prevenire possibili squilibri nel regime di libera concorrenza fra le aziende», denuncia la Lega antivivisezione, che critica l’assessora all’agricoltura Giulia Zanotelli la quale ha attribuito l’origine del niet ai limiti imposti dall’Unione europea agli indennizzi. 

Ma per la Lav l’assessora ignora che «proprio in tema di indennizzi da danni procurati dalla fauna selvatica protetta (lupi e orsi) l’Unione europea si è già espressa con propri orientamenti che confermano che questi non rientrano nel regime “de minimis”. La Provincia avrebbe semplicemente dovuto applicare la normativa europea prevista per gli aiuti di Stato, potendo così superare i limiti imposti dal regime “de minimis”».

«Non passa giorno che la Giunta Fugatti non perda occasione per gettare ombre sulla gestione dei rapporti dei cittadini con orsi e lupi. Dopo avere creato una situazione disastrosa dal punto di vista sociale sul tema della convivenza, dopo avere strumentalizzato le legittime paure dei cittadini creando due fazioni pro/contro orsi a soli fini elettoralistici, ora è la volta degli indennizzi per i danni provocati dalle predazioni degli orsi a diventare banco di prova e di dimostrazione di quanto inadeguata sia la squadra che da cinque anni governa la Provincia Autonoma di Trento».

“Sarebbe stato sufficiente copiare dai più bravi come si faceva a scuola – afferma Massimo Vitturi, responsabile Lav Animali Selvatici – la Regione Emilia-Romagna ha applicato la norma europea già nel 2017 e da quell’anno indennizza i danni da predazione patiti dai suoi allevatori senza doversi curare dei limiti imposti dal regime de minimis.”

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