Montagna / L’intervento

Climber precipita lungo la falesia Coltura di Ragoli, 4 alpinisti in difficoltà nel gruppo dell'Adamello

Serata di grande lavoro, quella di oggi 5 settembre, per il soccorso alpino trentino che   raccomanda di programmare le proprie escursioni, facendo attenzione a pianificare gli orari di partenza e di rientro, tenendo in considerazione i tempi di percorrenza e le ore di luce disponibili

INTERVENTO Il presidente del Soccorso alpino: troppi escursionisti improvvisati
PRESENA Sul ghiacciaio con le infradito, ecco i turisti del «selfie»
FRIULI Con i sandali sul sentiero franato: devono chiamare l'elisoccorso

TRENTO. Un climber, le cui generalità non sono ancora note, è stato elitrasportato all'ospedale Santa Chiara di Trento per i possibili traumi riportati dopo essere precipitato per circa 8 metri mentre stava arrampicando da primo di cordata lungo la falesia Coltura di Ragoli. L'uomo, nella caduta dal quinto rinvio, è finito a terra senza perdere conoscenza. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 19.40 da parte del suo compagno di scalata.

La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha chiesto l'intervento della Stazione locale del Soccorso Alpino che ha raggiunto l'infortunato con il mezzo di soccorso, trovandosi la falesia lungo la strada Provinciale n. 34 del Lisano. Sul posto anche l'elisoccorso che ha sbarcato il Tecnico di elisoccorso e l'equipe medica. L'infortunato è stato stabilizzato, imbarellato e recuperato a bordo dell'elicottero per essere trasferito all'ospedale Santa Chiara di Trento.

Si è concluso intorno alle 21.30 un intervento in soccorso di quattro alpinisti incolumi ma in difficoltà nei pressi del passo di Cavento nel gruppo dell'Adamello, a una quota di circa 3.100 m.s.l.m.. I quattro - tutti residenti a Berlino, tre del 1994 e uno del 1996 - avevano percorso la cresta ovest del Carè Alto con l'intenzione di raggiungere il rifugio delle Lobbie, quando nella zona del passo del Cavento si sono trovati in difficoltà a proseguire per le pessime condizioni del ghiacciaio. Nei giorni scorsi un'ordinanza ha chiuso proprio la zona del passo di Cavento che mette in comunicazione la vedretta della Lobbia con il ghiacciaio di Lares, ma gli alpinisti, che erano adeguatamente attrezzati, non ne erano a conoscenza. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 20 da parte degli stessi alpinisti che si erano attardati nella loro escursione e in difficoltà a proseguire, anche per la stanchezza e per il sopraggiungere del buio, hanno chiesto aiuto.

La Centrale Unica per le Emergenze ha chiesto l'intervento dell'elicottero mentre in piazzola si rendevano disponibili gli operatori della Stazione di Pinzolo del Soccorso Alpino e Speleologico. Grazie all'utilizzo dei visori notturni e alle luci frontali accese dei quattro alpinisti, l'equipaggio ha individuato in breve tempo il gruppo. Il Tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino è stato verricellato sul posto per procedere al recupero di tutti e quattro gli alpinisti e al loro trasporto a valle fino a Carisolo, dove sono stati affidati agli operatori della Stazione di Pinzolo.
 

comments powered by Disqus