Fugatti ha fretta: “È arrivato il momento di riformare lo statuto di autonomia”
Lo ha detto, in occasione dei festeggiamenti per i 77 anni dell'accordo De Gasperi-Gruber, il presidente della Provincia. Ha poi annunciato anche la costituzione di un Centro studi sulle autonomie. "È importante l'idea che possa nascere a Trento, in Trentino, proprio per la nostra collocazione di terra di mezzo, di terra di confine e di tradizioni autonomistiche, un centro che affronti in modo interdisciplinare, interregionale e internazionale il tema delle autonomie"
TRENTO. "Credo che tutti condividiamo il fatto che sia giunto il momento per una riforma dello statuto di autonomia. Sono passati più di vent'anni dalla riforma del titolo quinto della Costituzione, ed è evidente l'insufficienza della clausola di maggior ampiezza nella sua portata tutelante. È un percorso che va intrapreso però con i principi del realismo e della concretezza, sapendo bene quali passi possiamo fare e dentro quali confini muoverci".
Lo ha detto, in occasione dei festeggiamenti per i 77 anni dell'accordo De Gasperi-Gruber, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. Secondo Fugatti, bisogna procedere "prioritariamente con la modifica dell'articolo 103 dello statuto, affinché i testi di riforma dello statuto stesso siano sottoposti ad intesa, e non semplicemente a parere dei Consigli provinciali e regionali".
"Ulteriori proposte di modifica - ha quindi aggiunto il governatore - potrebbero poi accompagnarsi a questa, ma non essere alternative. Anche contestualmente, se si dovesse aprire lo spazio per un dialogo costruttivo, in grado di offrire certezze, con il governo centrale. Stiamo infatti discutendo di questi temi proprio in queste settimane con gli altri governatori delle autonomie speciali".
Secondo Fugatti "va ripensato il sistema di relazioni tra competenze provinciali e competenze statali, il cui esercizio, lo abbiamo visto in questi anni, si rivela sempre più impattante per il legislatore provinciale al fine di esercitare la nostra autonomia.
Nel suo intervento, il presidente della Provincia ha annunciato anche la costituzione di un Centro studi sulle autonomie. "È importante l'idea che possa nascere a Trento, in Trentino, proprio per la nostra collocazione di terra di mezzo, di terra di confine e di tradizioni autonomistiche, un centro che affronti in modo interdisciplinare, interregionale e internazionale il tema delle autonomie", ha spiegato.