Politica / Il caso

Dario Pallaoro lascia il Patt e la carica di presidente onorario: “Un  dovere morale davanti a certe decisioni”

L’ex presidente del Consiglio provinciale è duro: ”Parliamo di decisioni in netto contrasto con la storia e le tradizioni migliori dell'autonomismo trentino, che ha sempre rifiutato orgogliosamente qualsiasi compromissione con il nazionalismo, il centralismo e lo statalismo, principali avversari di ogni pensiero autonomista”

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TRENTO. "Estraneo al costume delle polemiche e prima che la campagna elettorale entri nelle sue fasi più vivaci, ho liberamente deciso di rassegnare le mie dimissioni dalla carica di "Presidente onorario del Patt", non condividendo l'attuale linea politica del Partito. Tale linea mi sembra, anche volendo concedere la più benevola delle interpretazioni, in netto contrasto con le disposizioni dello Statuto del Partito e le decisioni assunte dall'ultimo Congresso del Patt” . Lo scrive in una nota Dario Pallaoro.  

E prosegue: “Ma soprattutto in netto contrasto con la storia e le tradizioni migliori dell'autonomismo trentino, che ha sempre rifiutato orgogliosamente qualsiasi compromissione con il nazionalismo, il centralismo e lo statalismo, principali avversari di ogni pensiero autonomista”.

”Non si tratta di una scelta facile e comoda, stante il lungo percorso personale dentro la cultura autonomista autentica, ma di un dovere morale davanti a decisioni assunte forse con troppa leggerezza e comunque distanti dalla mia formazione e dalla storia del mio impegno politico ed ideale”. 

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