Bypass ferroviario, vertice in procura: nessuna svolta nelle indagini e nessun nuovo sequestro
Nell'area interessata ai lavori, proseguono i carotaggi e si attendono i risultati delle analisi. Oggi, 27 settembre, alle 15 è previsto un Consiglio provinciale straordinario dedicato all'opera. Nel luglio scorso è stato aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di disastro ambientale e di inquinamento
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TRENTO. Bypass ferroviario, ieri, 26 settembre, si è tenuta una riunione operativa in procura con i vertici dei carabinieri per la tutela ambientale di Venezia (competenti per il Triveneto e per l'Emilia Romagna) e del Nucleo operativo ecologico, il Noe di Trento. Nessuna svolta nelle indagini e nessun nuovo sequestro: nell'area interessata ai lavori, proseguono i carotaggi e si attendono i risultati delle analisi. Oggi alle 15 è previsto un Consiglio provinciale straordinario dedicato all'opera.
Nuova manifestazione in piazza dei comitati no tav che si oppongono alla realizzazione del bypass ferroviario di Trento. Gli attivisti si sono ritrovati davanti a palazzo Thun e hanno contestato il sindaco Franco Ianeselli, irritati anche dal fatto di dover pagare le spese legali del ricorso amministrativo perso, come stabilito dal Tar. Il primo cittadino replica nel merito ma non contesta a chi la pensa diversamente di manifestare il proprio dissenso.
Gli attivisti no tav contestano Ianeselli. La replica dei sindaco: «L’opera va avanti, ma il dissenso è un diritto»
Nel luglio scorso è stato aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di disastro ambientale e di inquinamento, con il sequestro di un'area vasta circa un ettaro (da 50 metri a nord del sovrappasso di Nassiryia a 250 metri a sud): una porzione di terreno minima rispetto alla vasta zona interessata all'opera, compresi i terreni Sin, i siti di interesse nazionale Sloi e Carbochimica. Mentre si attendono i risultati delle analisi dei terreni, la tensione rimane alta.