In centinaia alla messa in ricordo di Aliyah Freya, la 16enne travolta da una moto: “Preghiere per te e per Federico”
Nella chiesa di Sant’Antonio c’erano i compagni di classe, tantissimi giovani, la comunità filippina e tanti cittadini. “Come comunità parrocchiale – ha detto il sacerdote – preghiamo per Freya ma anche per Federico (il 22enne che guidava la moto, ndr) e le rispettive famiglie”. Ieri gli amici della giovane sono andate a trovare i genitori della ragazza
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TRENTO. Sono arrivate centinaia di persone questa sera, domenica primo ottobre, nella chiesa di Sant’Antonio alla messa in ricordo di Aliyah Freya, la 16enne travolta e uccisa giovedì scorso da una moto mentre attraversava la strada vicino alla pizzeria Korallo. C’erano i compagni di classe, tantissimi giovani, la comunità filippina e tanti cittadini che hanno voluto stare vicino alla sua famiglia. “Come comunità parrocchiale – ha detto il sacerdote durante la messa – preghiamo per Freya ma anche per Federico (il ragazzo che guidava la moto, ndr) e le rispettive famiglie”.
Ieri mattina, sabato 30 settembre, a sono arrivate le compagne di classe di Aliyah Freya: mamma Michelle non aveva quasi voce, così è stato Ericson a parlare con le ragazze, coetanee della sua primogenita, a provare a consolarle. Freya, 16 anni, frequentava la 3 B dell'Istituto Vittoria e sognava di diventare designer o architetto. Negli occhi - pur velati dalle lacrime - delle sue compagne di classe, Michelle ed Ericson hanno potuto vedere la luminosità, la gioia di vivere, le speranze per il futuro che erano anche negli occhi della loro adorata figlia.
Ieri, ad ormai più di 24 ore dalla tragedia, il dolore della famiglia Macatangay era - se possibile - ancor più devastante. Per i genitori è stato il momento della presa di coscienza: la decisione di scegliere il luogo in cui la loro primogenita riposerà per sempre. Per dare modo alle amiche, agli amici ed a tutte le persone vicine alla famiglia di partecipare alla cerimonia, il funerale verrà celebrato a Trento, mentre Aliyah Freya sarà sepolta a Pila, nella provincia di Laguna, dove vivono i parenti. La celebrazione con rito cattolico sarà martedì prossimo, 3 ottobre, nella chiesa di Sant'Antonio a partire dalle 13. Sono stati presi contatti con il consolato per organizzare il trasferimento della salma nel Paese d'origine della famiglia Macatangay, che vive a Trento da ormai dieci anni.
«Ci stiamo adoperando per rimpatriare la salma nelle Filippine: questo è il desiderio della famiglia - spiega il legale dei genitori della ragazza, l'avvocato Paul Francis Sombilla dello studio Ambrosio e Commodo di Torino - I genitori, che sono nel dolore più profondo, chiedono di rispettare il loro lutto e la privacy, ma sarà loro di conforto la presenza al funerale di tutti coloro che vorranno manifestare la vicinanza e solidarietà».
L'appartamento in cui viveva Freya è a un chilometro di distanza in linea d'aria dal punto in cui è avvenuta la tragedia. Percorrendo viale Bolognini verso est, la collina è proprio davanti agli occhi: pare quasi di scorgere la strada che Freya giovedì pomeriggio ha percorso sul suo monopattino per raggiungere un'amica, lungo il torrente Fersina e poi su, in salita Tovazzi, la viuzza che parte da via Grazioli e collega al marciapiede di via Venezia, verso San Donà. Una strada dalla quale Freya non è più tornata. Sulla dinamica dell'incidente e sulle indagini in merito a possibili responsabilità l'avvocato Sombilla evidenzia che «è troppo presto»: «Ora c'è il funerale, penseremo in futuro cosa fare».