Giustizia/Il caso

Strage di Erba, Tarfusser al Tg1: «Se non avessi chiesto la revisione del processo, non potrei dormire»

Olindo Romano e Rosa Bazzi condannati all’ergastolo, l’ex procuratore capo di Bolzano: «Non sono né colpevolista né innocentista, ho studiato gli atti». Le vittime furono quattro, tra cui il piccolo Youssef di 2 anni

ROMA. «Non sono né colpevolista né innocentista, io ho studiato gli atti e ripeto ero consapevole di quello che stavo facendo, ho scritto la richiesta di revisione se non l'avessi fatto, non potrei più dormire, non sarei più sereno con me stesso, col mio dovere, con la mia deontologia». Così - in un'intervista esclusiva in onda questa sera (5 ottobre) al Tg1 delle 20 - Cuno Tarfusser, l’ex procuratore capo di Bolzano oggi magistrato della Procura generale a Milano, parla della sua decisione di formulare, contro il parere del Procuratore Generale Francesca Nanni, un'istanza di revisione per la Corte d'Appello di Brescia sulla strage di Erba, 17 anni dopo i fatti.

Quattro i morti quell’11 gennaio 2006: Raffaella Castagna e il figlio Youssef di soli due anni, la madre di Raffaella, Paola Galli, e una loro vicina, Valeria Cherubini. 

Per il magistrato sotto procedimento disciplinare perché avrebbe aggirato la gerarchia interna del suo ufficio, quello sulla strage di Erba è stato un processo condizionato dall'esposizione mediatica e dalla fretta di chiudere le indagini e la condanna all'ergastolo per Olindo Romano e Rosa Bazzi, va rivista. Dopo l'anteprima di stasera, l'intervista integrale di Alessandro Gaeta andrà in onda domani sera, venerdì 6 ottobre a Tv7, a mezzanotte circa. 

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