Morte orsa F36, Enpa presenta una denuncia: «Siano resi noti i risultati della necroscopia»
Fu trovata senza vita il 27 settembre in val Bondone, si attende l’autopsia. L’associazione animalista: «Individuare eventuali responsabili della morte di mamma orsa»
LA VICENDA Condannata all’abbattimento ma “salvata” dal Tar prima di essere trovata morta
TRENTO. L'Ente nazionale protezione animali (Enpa) ha presentato una denuncia contro ignoti alla Procura di Trento per la morte dell'orsa F36, in cui vengono ipotizzati i reati di uccisione di animali, uccisione di specie protetta e uccisione di un esemplare di orso.
F36 fu trovata morta la sera del 27 settembre in val Bondone, nel Comune di Sella Giudicarie. L’orsa, di circa 6 anni, era oggetto di un'ordinanza provinciale di abbattimento, emessa in seguito a due falsi attacchi avvenuti nei mesi scorsi: una decisione che era però stata sospesa dal Tar di Trento.
La denuncia - informa una nota dell'Enpa - "è finalizzata non soltanto a individuare eventuali responsabili per la morte di mamma orsa, qualora fosse accertata la natura dolosa del decesso, ma anche ad evitare che la Provincia autonoma di Trento possa essere tentata di far calare una cortina di silenzio su un fatto di inaudita gravità".
"Con la nostra denuncia vogliamo contribuire a dare ulteriore impulso alle indagini. In particolare chiediamo che siano resi noti e di pubblico dominio i risultati della necroscopia sul corpo dell'orsa. Tutti noi abbiamo il diritto di sapere chi o cosa l'ha uccisa", spiega l'avvocato di Enpa Valentina Stefutti.
Due giorni fa (7 ottobre) la Procura di Trento aveva ammesso le associazioni Leal e Oipa ad essere presenti all'autopsia sull'orsa F36 con un proprio consulente di parte, individuato in Cristina Marchetti, medico veterinario e anatomopatologa.