Un’estate interminabile: a Trento temperature come a Catania e Tunisi. Le previsioni
Il 2023 ha superato da pochi giorni per temperatura media persino lo scorso, caldissimo e siccitoso 2022, che stabilì a sua volta una nuova frontiera. Salendo di quota il discorso è persino più drastico: a Cima Presena, a 3015 metri di quota, i +12.8° di lunedì scorso (2 ottobre) sono ampiamente record mensile. E ad ottobre finora la cima non è mai andata sotto lo zero
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TRENTO. Catania e Trento cos'hanno in comune? Ve lo sveliamo: le temperature di questo ottobre. Nella prima settimana del mese la stazione meteo di Trento Laste ha rilevato infatti una media delle temperature minime di +14,5° e delle massime di +24,6°; bene, si tratterebbe all'incirca delle medie normali di ottobre per Catania (se siete curiosi, la città etnea ha per il periodo 1981-2010 medie di +13,7° e +24,7° all'aeroporto di Fontanarossa). Volendo proseguire il gioco, non è finita: i bollettini vedono infatti gli ultimi giorni, compreso oggi lunedì 9 ottobre, ancora più caldi, quindi Trento dovrebbe allinearsi alle medie storiche ottobrine di Tunisi (che sono +15,3°/+25,3°).
Che il caldo semi-estivo di questi giorni sia anomalo lo ha notato ormai chiunque. Il 2023 ha, fra l'altro, superato da pochi giorni per temperatura media persino lo scorso, caldissimo e siccitoso 2022, che stabilì a sua volta una nuova frontiera. Salendo di quota il discorso è persino più drastico: a Cima Presena, a 3015 metri di quota, i +12.8° di lunedì scorso (2 ottobre) sono ampiamente record mensile. E ad ottobre finora la cima non è mai andata sotto lo zero. I ghiacciai di conseguenza sono tornati scoperti dopo le leggere nevicata di settembre mentre lo zero termico, sabato 7 ottobre, era a 4100 e ieri gravitava sui 3800 metri.
Insomma, c'è solo da sbizzarrirsi nel cercare record, basta scartabellare fra i dati per accorgersi che - nonostante l'abitudine alle maniche corte ci faccia dimenticare il calendario - le temperature attuali non hanno precedenti per durata e valori: mai un ottobre era partito così caldo nell'ultimo secolo e l'8 ottobre, nei meme, viene trasformato scherzosamente in un 69 agosto. Allargando l'orizzonte al resto del mondo non va meglio. Lo si era detto e sta avvenendo: l'effetto dei gas serra è implacabile e superiore di molti ordini di grandezza a qualsiasi altra variabilità naturale; è un effetto che assomiglia a quello che sperimentiamo in una macchina parcheggiata al sole: fra lasciare i finestrini aperti o chiusi c'è una differenza sostanziale.
Aggiungere CO2 non fa che portarci verso scenari mai visti: ci stiamo "chiudendo" i finestrini da soli. Secondo i report dei principali istituti (alcuni dei quali pubblicati su climatrentino.it) se non si fermeranno le emissioni le Alpi andranno verso un futuro ben più caldo (fino a 4° in più entro fine secolo) con il paradosso di un aumento del rischio sia delle siccità, sia delle alluvioni a fronte di totali annui di pioggia in probabile calo.
Il tempo infatti tende ad essere spesso bloccato dagli anticicloni africani (aumento del rischio siccità) ma quando piove, per via dei mari più caldi (più evaporazione) e della maggiore umidità contenuta dall'aria calda, piove più forte (ed ecco quindi l'aumento del rischio alluvioni). Ma veniamo alle previsioni per i prossimi giorni, provando a spingerci molto in là: per ora l'anticiclone africano/sahariano non molla, deviando le perturbazioni sul nord Europa.
Per Meteotrentino "oggi ben soleggiato e stabile con cielo sereno o poco nuvoloso per il transito di qualche velatura o nube alta; temperature ancora molto miti per il periodo. Almeno fino a giovedì tempo perlopiù soleggiato, secco e mite". Sul lungo termine i modelli non intuiscono svolte.
Il picco di temperatura durerà fino a martedì 10 ottobre ma tutta la settimana molto tiepida, circa 3°/5° oltre la norma, e asciutta. Fino a sabato 14 compreso sono assai improbabili cambiamenti. Timidi segnali di un peggioramento, non certo intenso, si intravedono non prima di lunedì 16, ma vista la distanza temporale serviranno conferme.