Galleria Adige-Garda, arriva il via libera alla deroga per l’apertura anticipata
“L’obiettivo - spiega il vicepresidente della giunta provinciale - è di garantire la sicurezza degli abitati e in particolare della città di Verona, anche a causa della presenza di ponteggi al ponte Nuovo del capoluogo scaligero, che sono stati danneggiati nella serata del 31 ottobre Quanto accaduto non si deve ripetere e il Trentino conferma la disponibilità che ha sempre dimostrato in caso di situazioni emergenziali”
IL FIUME Si alza il livello: l'Adige monitorato dalla notte
RIVA. Sulla possibile nuova apertura della galleria Adige-Garda nella giornata di domani - alla luce dell’allerta meteo “arancione” lanciata dalla Protezione civile - i territori interessati hanno raggiunto un accordo di deroga sui valori di soglia. Questo l’esito della riunione che ha visto riunite le realtà coinvolte nella convenzione per l’uso dell’opera lunga 10 chilometri: Provincia autonoma di Trento, Regioni Veneto e Lombardia e Agenzia interregionale per il fiume Po.
“Di fronte a questa seconda ondata di maltempo che sta interessando il Nordest, si è condivisa un’apertura anticipata della galleria rispetto alla quota di 5 metri di altezza dell’Adige al ponte di San Lorenzo a Trento prevista dal documento siglato nel 2002” spiega il vicepresidente della Provincia Mario Tonina, che ha partecipato all’incontro, affiancato dal dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna Raffaele De Col.
“L’obiettivo - ha aggiunto Tonina - è di garantire la sicurezza degli abitati e in particolare della città di Verona, anche a causa della presenza di ponteggi al ponte Nuovo del capoluogo scaligero, che sono stati danneggiati nella serata del 31 ottobre. Quanto accaduto non si deve ripetere e il Trentino conferma la disponibilità che ha sempre dimostrato in caso di situazioni emergenziali”.
Secondo quanto stabilito dalle autorità interessate dalla convenzione, al raggiungimento della quota limite non serviranno ulteriori passaggi autorizzativi: uno snellimento delle procedure che velocizzerà le procedure, a garanzia della sicurezza dei territori. Si stanno ora ridefinendo i valori di soglia.
Il Dipartimento Protezione civile ha ricavato i volumi accumulati nel lago di Garda nel periodo compreso tra 30 ottobre e il 1 novembre: l’altezza idrometrica del lago è passata da 102,5 metri a 118,8 metri, per un valore complessivo di 60,3 milioni di metri cubi d’acqua, di cui 22,3 milioni di metri cubi provenienti dalla Sarca. Il volume proveniente dallo scolmatore Adige-Garda rappresenta il 5,2% del totale, pari a 3,11 milioni di metri cubi. In caso di una nuova apertura della galleria nella giornata di domani, si ipotizzano volumi molto simili.
Intanto, a seguito dell’evoluzione dei fenomeni meteorologici ed idraulici sul territorio provinciale, alle 14 di oggi è stata aperta la Sala operativa per il Servizio di piena. Alle Unioni distrettuali dei Vigili del fuoco è stato chiesto di allertare i diversi Corpi per il presidio dei corsi d'acqua ai fini di un probabile coinvolgimento nel caso di peggioramento della situazione idraulica. Per lo stesso motivo, i Distretti forestali stanno allertando i referenti in materia di acque delle varie aree. Attualmente l'altezza idrometrica dell'Adige a Trento - ponte San Lorenzo - è di 2,30 metri (che corrisponde ad una portata di 570 metri cubi al secondo)