Ex sit, dal parcheggio alla stazione intermodale: ecco come procede il cantiere (e la grana dei posti auto in meno)
Il sindaco Ianeselli illustra il piano dei lavori, appena avviati, per la costruzione del futuro hub, che fa parte di un sistema comprendente la funivia Monte Bondone, la passerella sull'Adige e la stazione dei treni riqualificata. Il punto sulla viabilità nei pressi dell'area: resta ancora per questa settimana la deviazione del traffico in Lung’Adige Monte Grappa, dalla prossima ritorna la doppia corsia da nord a sud
PROGETTO Ecco come cambierà volto l'area ex Sit
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IMPIANTO Funivia per il monte Bondone: il vero business sarà il parcheggio
NUMERI In funivia a Vason in 17 minuti: 1.800 passeggeri all’ora
TRENTO. Questa mattina, lunedì 13 novembre, il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha fatto il punto della situazione in riferimento al mega cantiere avviato nei giorni scorsi nel piazzale ex Sit. Qui sorgerà la stazione intermodale (nella foto, il rendering), nell'ambito di un grande progetto che ridisegnerà la città nei prossimi anni. In questa fase si procede, fra l'altro con la bonifica del terreno, sul quale troverà spazio anche la stazione di partenza della futura funivia per il Bondone.
Giocoforza, questa fase di cantiere implica una serie di modifiche anche alla viabilità, oltre alla perdita dei posti auto che erano disponibili nel grande piazzale. Anche di questo si è parlato nel'incontro odierno fra l'amministrazione e i giornalisti.
Oggi, durante la conferenza stampa post giunta, sono stati presentati alcuni dettagli del progetto definitivo dell'hub intermodale, che avrà pareti vegetali e, sulla copertura, un parco da cinquemila metri quadrati con varie specie arboree in modo da valorizzare la biodiversità.
Venerdì scorso, come ricorda il Comune, il progetto è stato esaminato nella commissione comprensoriale per la tutela paesaggistico ambientale, domani è prevista invece la presentazione alla conferenza dei servizi con la Provincia autonoma. In questa versione del progetto il legno presente in alcune parti – in particolare sulla torre che ricorda l’ex gasometro - è stato sostituito dall’acciaio, materiale più resistente nel tempo. Ma non si tratta di una scelta definitiva che dovrà comunque essere approfondita e allineata alle caratteristiche dell’altra opera prevista nell’area, ovvero la stazione di partenza della funivia del Monte Bondone.
“L’Hub di interscambio è un’opera che dà un contributo importante al miglioramento del sistema del trasporto pubblico”, ha spiegato il sindaco Franco Ianeselli. “È esattamente quello che ci chiedono i cittadini, quando ci dicono che se togliamo i parcheggi dobbiamo pensare a migliorare la mobilità collettiva”.
Il sindaco ha poi ricordato tutte le iniziative messe in campo dall’amministrazione per compensare la chiusura del parcheggio all’ex Sit, dal potenziamento della navetta parcheggi alla gratuità delle prime due ore al parcheggio Duomo e Monte Baldo, dallo spostamento del lunapark da Sanseverino al prossimo ampliamento (cento posti in più) del parcheggio all’ex Italcementi, per il quale si sta valutando un cambiamento delle modalità di gestione in modo da privilegiare la sosta dei pendolari. Cioé introducendo la stanga e una tariffa, più cara di notte, per scoraggiare la sosta lunga.
Come illustrato dal dirigente del servizio mobilità Giuliano Franzoi, l’inizio dei lavori all’ex Sit non era rinviabile: “Abbiamo cominciato adesso per rispettare i tempi del piano nazionale di ripresa e resilienza. Le tappe forzate sono previste nel cronoprogramma allegato al piano di fattibilità tecnico economica che ci obbliga a finire il collaudo entro marzo 2026, dopodiché l’Hub intermodale dovrà entrare in funzione”.
Franzoi ha inoltre ricordato che l’hub fa parte di un sistema che comprende la funivia Monte Bondone, la passerella sul fiume, la stazione dei treni riqualificata: l’insieme comporterà un grande miglioramento del trasporto pubblico.
Per quanto riguarda il fronte dei lavori, all’ex Sit, attualmente è in corso la “scarifica” del terreno fino a un metro di profondità legata alla bonifica bellica. Resta ancora per questa settimana la deviazione del traffico in Lung’Adige Monte Grappa, dalla prossima ritorna la doppia corsia da nord a sud.
La fermata del Flixbus rimarrà invece sul lato verso il fiume.
Il cronoprogramma dell’opera prevede entro fine anno la redazione dei progetti definitivo ed esecutivo da parte dell’associazione temporanea di imprese costituita da Mak Costruzioni srl di Lavis (capogruppo) e da cooperativa Lagorai di Borgo Valsugana, che si è aggiudicata nella primavera scorsa la gara europea per l'appalto integrato con il 13 per cento di ribasso.
Com’è noto, il progetto del nuovo “Hub di interscambio della mobilità all’ex Sit” è stato finanziato dal Pnrr per un importo di 20 milioni di euro su un costo complessivo di 22 milioni e 730 mila euro.
Il progetto prevede l’insediamento delle seguenti funzioni: parcheggio auto pubblico ad uso pertinenziale per circa 150 posti al piano interrato e nuova stazione delle autocorriere al piano terra. La copertura dell’edificio, aperta ed accessibile al pubblico, ospiterà un grande giardino-parco sospeso di circa 5 mila metri quadrati che si caratterizza per alcune soluzioni marcatamente orientate alla transizione ecologica, quali l’area dedicata alla biodiversità vegetale e lo spazio aperto pavimentato progettato per accogliere e convogliare a riutilizzo le acque piovane.
Questo intervento di rigenerazione urbana ispirato ai principi della transizione ecologica costituisce il primo lotto del potenziamento dell’attuale centro intermodale della città di Trento imperniato intorno alle attuali stazioni dei treni, delle autocorriere ed alla futura partenza della funivia per Sardagna ed il Monte Bondone. Al tempo stesso, il progetto è il primo tassello di un più ambizioso piano di rigenerazione di nuovi spazi urbani attraverso il recupero ambientale e l’avvicinamento della città al suo fiume.
L’area dell’ex gasometro Sit in Lungadige Monte Grappa è stata sede di attività industriali per la produzione di gas per la rete cittadina per circa 100 anni, dal 1860 al 1968. Cessata la produzione di gas e smantellati gli impianti produttivi sopra suolo, l’area è stata rilevata dall’amministrazione comunale di Trento che, tra l’inverno del 2021 e la primavera del 2022, ha iniziato la bonifica dei terreni con la rimozione delle vasche interrate.
Il progetto finanziato dal Pnrr prevede anche tutte le opere necessarie alla completa bonifica del terreno propedeutiche alla modifica dall’attuale destinazione d’uso e alla realizzazione dell’opera.