«L’ho lasciato e lui ha iniziato a perseguitarmi. La mia vita è un incubo»
Violenza sulle donne, la testimonianza di Carla: «Mi sento sola contro di lui. Non troverò più la serenità di prima. In questi giorni, leggendo di Giulia e Filippo ho pensato che lui è proprio come Filippo che tutti consideravano un "bravo ragazzo". Anche lui era un "bravo uomo" ma ha trasformato la mia vita in un incubo che devo vivere da sola"
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ROVERETO. «Mi sento indifesa e soprattutto sola. Io nella vita ho combattuto tanto, anche battaglie toste, ma quello che lui mi ha fatto mi ha annientata». Le parole sono di Carla (non è il suo vero nome), una donna vittima di un uomo che l'aveva manipolata («in maniera sottile», spiega) durante la loro relazione e che poi l'ha perseguitata quando, lasciato, ha scoperto che lei si era rimboccata le maniche e stava bene.
«Probabilmente il mio grande errore è stato di dirgli che stavo bene, che le cose si stavano sistemando». Dopo quell'incontro, quelle parole, è iniziato un incubo che le ha reso la vita più buia. «Io sono una donna matura - racconta - che ad un certo punto della vita volta pagina rispetto a diverse situazioni. E mi ritrovo a ricominciare da me. Incontro un uomo, più grande di me, un professionista molto stimato e ammirato. Ci piacciamo e iniziamo una relazione. Chi mi vedeva dall'esterno era felice per me. Lui c'era sempre, era premuroso nei miei confronti, mi coccolava. Ma io avevo la sensazione che nel nostro rapporto ci fosse qualcosa di sbagliato. Ho impiegato diverso tempo prima di rendermi conto che c'erano sì le attenzioni da parte sua, ma anche una sottile manipolazione psicologica nei miei confronti, che trovava modi diversi per umiliarmi e denigrarmi».
Quando ha capito che quella relazione poteva essere tossica e che poteva farle del male, Carla, l'ha troncata. Un taglio netto fra due persone adulte. «L'errore l'ho commesso poco dopo. Ci siamo incontrati e ci siamo fermati a chiacchierare. Io ingenuamente gli ho raccontato che stavo bene, che le cose nella mia vita avevano preso la giusta strada, chiarendo anche che la storia fra noi due per me era chiusa definitivamente».
Passano pochi giorni e Carla trova la sua auto con le gomme squarciate. «Sinceramente ho pensato ad un atto di vandalismo, ad un reazione esagerata ad un parcheggio magari fatto male». Ma poi trova un biglietto. «Un messaggio spaventoso da parte di chi mi aveva bucato le gomme e con dei riferimenti che mi hanno portato subito a pensare che l'avesse scritto lui».
C'è la prima denuncia che verrà poco dopo arricchita, purtroppo, di altri episodi. «Inizio a trovarmelo in strada mentre vado al lavoro - racconta la donna - e una volta può essere un fatto casuale ma quando gli incontri si sommano l'uno all'altro diventa impossibile pensare che non fosse lì per me». Arriva anche a presentarsi sul posto di lavoro per lei. E tutto questo finisce nella denuncia che porta al primo procedimento.
«Ho pensato che con la fine delle udienze, finisse anche il mio incubo». dice. Ma non è così. Lui torna a farsi vedere. La sorprende anche in luoghi non frequentati abitualmente da lei. «Non riuscivo a capire come riuscisse ad essere dove ero io». Fino a quando non ha scoperto che lui aveva trovato un modo per tenerla sotto controllo. Nuove denunce e nuovo procedimento a carico di lui.
«Non so come finirà, ma so che la mia vita è irrimediabilmente cambiata, che non troverò mai più la serenità che, pur in mezzo ai mille ostacoli che la vita pone, provavo prima di conoscerlo. In questi giorni, leggendo di Giulia e Filippo ho pensato che lui è proprio come Filippo che tutti consideravano un "bravo ragazzo". Anche lui era un "bravo uomo" ma ha trasformato la mia vita in un incubo che devo vivere da sola».