Nuova giunta Fugatti bis in alto mare, Urzì insiste: «I patti si rispettano», e su Claudio Cia glissa: «fa ancora parte di Fratelli d’Italia»
Per il commissario meloniano, «invece di rispettare i patti ora stanno trascinando indecorosamente questo spettacolo. Il gruppo di Fdi è unito nella sua totalità nonostante le decisioni unilaterali dell'assessore Claudio Cia»
TRENTO. "Abbiamo chiesto dal primo minuto del primo giorno il rispetto degli accordi che prevedevano la vicepresidenza della giunta provinciale e un numero corrispondente di ruoli, lo stesso della Lega per il peso specifico di FdI nella coalizione. Questo non è avvenuto. Rispettare i patti avrebbe dato governabilità e stabilità immediata al Trentino".
Così, in una nota, il commissario provinciale di Fratelli d'Italia, Alessandro Urzì in riferimento al braccio di ferro con il presidente Fugatti per la vice presidenza e le deleghe.
"Invece di rispettare i patti ora stanno trascinando indecorosamente questo spettacolo. Il gruppo di Fdi è unito nella sua totalità nonostante le decisioni unilaterali dell'assessore Claudio Cia di mantenere la propria poltrona mentre il partito trattava anche per le altre funzioni da assegnare agli altri colleghi", precisa Urzì, definendo la decisione di Cia "personale e unilaterale".
"Non si capisce cosa si stia attendendo per definire i ruoli e le funzioni così come previsto dal patto elettorale. Noi siamo pronti ad assumerci le nostre piene responsabilità. Anche il consigliere Cia, nonostante il disordine delle sue dichiarazioni dettate da forte emotività, che non giustifica ma spiega la spasmodica difesa della propria poltrona, ha ribadito di appartenere a Fratelli d'Italia, quindi il gruppo conta come all'inizio della legislatura cinque consiglieri come la Lega, più di tutti gli altri gruppi politici della maggioranza. La domanda è perché ancora non si sia data forma a tutti gli organi organi legislativi ed esecutivi della provincia", conclude Urzì, chiedendo il rispetto del patto elettorale.