L'attivista egiziano Patrick Zaki ospite dell'Università di Trento
Appuntamento aperto al pubblico venerdì mattina, 15 dicembre, nell'aula 2 del palazzo di Sociologia, nell'ambito di un workshop dedicato a nuove iniziative per la liberazione di studiose e studiosi in prigione
TRENTO. Oggi, 14 dicembre, e domani al dipartimento di Sociologia, nel corso di un workshop dedicato a nuove iniziative per la liberazione di studiose e studiosi in prigione, sarà ospite l'attivista Patrick Zaki, lo studente egiziano all'Università di Bologna detenuto per 22 mesi nel carcere di Mansura per aver scritto un articolo sui cristiani copti perseguitati in Egitto.
Zaki, oltre a presentare il suo libro, parlerà della sua esperienza e condividerà alcune riflessioni sulla violazione della libertà accademica nel contesto mediorientale e nordafricano.
Il suo intervento è previsto venerdì mattina alle 9.15 nell'aula 2 del palazzo di Sociologia. L'incontro è aperto alla cittadinanza, le altre sessioni delle due giornate sono aperte soltanto a chi si è preventivamente registrato.
L'Università di Trento è stata tra le prime istituzioni italiane ad aderire a Sar (Scholars at Risk), una rete internazionale che promuove la libertà accademica e protegge studiose e studiosi in pericolo di vita, o il cui lavoro è seriamente compromesso. Tra le attività promosse da Sar, c'è quella di advocacy. Sostenere iniziative per sensibilizzare la comunità universitaria, le istituzioni politiche e la società civile in merito a casi di violazioni contro esponenti del mondo accademico: studenti, studentesse, studiose e studiosi.
Il Centro Jean Monnet in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale organizza l'European student advocacy days, un laboratorio per presentare e discutere nuove campagne di advocacy su casi che riguardano persone a rischio in Bielorussia, Iran, Russia, Turchia, Etiopia. L'evento è organizzato insieme all'Università di Padova, Sar International e Sar Italia.
Patrick Zaki l'altroieri è stato ospite a Brescia dai Saveriani, invitato da Missione Oggi e dal Coordinamento provinciale degli enti locali per la pace e la cooperazione internazionale, per presentare il suo libro "Sogni e illusioni di libertà. La mia storia".
Nell'incontro si è parlato a lungo della situazione di ISraele e di Gaza.
"Da troppi anni - h adetto Zaki - Netanyahu sta attuando una politica razzista nei confronti del popolo palestinese, violando sistematicamente i diritti dei civili della Striscia di Gaza. I palestinesi non sono trattati come esseri umani. Mi hanno dato del filo Hamas, con cui io non ho nulla da spartire. Non dimentico i civili israeliani nelle mani dei terroristi e spero che siano presto liberati. Ma ho scelto di essere la voce dei civili palestinesi, la voce di chi non ha voce. E continuerò a esserlo".