Pronto Soccorso, un piano per gestire il sovraffollamento: dall’analisi dei dati ad un «accesso responsabile dei cittadini»
La giunta dà mandato all’Azienda Sanitaria: obiettivo «prevenire incongruenze e prolungamenti inappropriati della permanenza dei pazienti nel PS e nei reparti di degenza»
TRENTO. Il Pronto Soccorso rappresenta il principale punto di riferimento della popolazione per i bisogni sanitari urgenti e non programmati. Il sovraffollamento è un problema prioritario in quanto influisce negativamente sulla qualità dell'offerta sanitaria. Oggi la Giunta provinciale, su proposta dell'assessore alla salute Mario Tonina ha approvato il Piano di gestione del sovraffollamento (PGS) che sarà applicato alla rete del Servizio Ospedaliero Provinciale (SOP).
Il Piano – spiega un comunicato – si articola in “strategie operative orientate alla mitigazione dell'incidenza delle situazioni di sovraffollamento e da attivarsi in relazione ai livelli di criticità riscontrati. Tra gli obiettivi che si pone vi sono la gestione del flusso dei pazienti, l'identificazione di indicatori e strumenti per la gestione e il monitoraggio del sovraffollamento ed infine l'ottimizzazione delle fasi di processo e di ricovero (stabilire modalità di risposta tempestive, proporzionate alle diverse criticità rilevate, al fine di agevolare le fasi di processo e di ricovero, con il fine di prevenire incongruenze e prolungamenti inappropriati della permanenza dei pazienti nel PS e nei reparti di degenza)”.
Per attuare la gestione operativa dei percorsi in Pronto Soccorso è necessario conoscere in tempo reale in modo sintetico i livelli di utilizzo di risorse e della disponibilità presenti. Tra gli strumenti operativi utilizzati vi sono l'applicazione di strumenti di visual management per mappare l'avanzamento di presa in carico e attuazione del piano di cura del paziente, il monitoraggio dell'indicatore dinamico di affollamento (NEDOCS), dei posti liberi e occupati e di Trentino Emergenza.
Sempre con questa delibere, in attuazione di quanto previsto dal di recepire il citato l’Accordo Stato-Regioni-Province autonome dell’1 agosto 2019, viene dato mandato all’APSS di proseguire nella adozione delle misure organizzative, gestionali e operative idonee all’adeguamento alle linee di indirizzo approvate in un’ottica di miglioramento continuo della qualità, della sicurezza e dell’assistenza delle cure in pronto soccorso.
Infine viene confermato il mantenimento delle attuali disposizioni inerenti al ticket di pronto di soccorso che, fatti salvi i casi di esclusione, prevedono l’applicazione della misura di compartecipazione ai soli codici bianchi e verdi, rimandando a un momento successivo la valutazione rispetto a una eventuale revisione dell’attuale regime di compartecipazione sulle prestazioni di pronto soccorso.
"I dati dimostrano - sottolinea l'assessore Tonina - che l'afflusso massivo al pronto soccorso mette a rischio sia la sicurezza dei pazienti che la qualità delle cure. Questo impatta anche sul benessere degli operatori sanitari, che svolgono un ruolo cruciale nella nostra comunità. È un problema serio che richiede un approccio strategico e mirato. Abbiamo approvato oggi un piano operativo che si pone l'obiettivo di garantire una gestione più efficiente del flusso di pazienti nei pronto soccorso. Siamo consapevoli che questo richiederà sforzi congiunti e coordinati. È fondamentale migliorare la comunicazione tra le diverse parti del sistema sanitario e ottimizzare l'uso della tecnologia per una gestione più rapida delle informazioni dei pazienti. In questo modo, possiamo garantire che ogni paziente riceva le cure necessarie nel minor tempo possibile. Inoltre dobbiamo lavorare per sensibilizzare i cittadini sull'importanza di un accesso responsabile al pronto soccorso."