Da tutto il Trentino per dare l’ultimo saluto ad Alberto Franzoi, morto a 34 anni dopo essere stato travolto da una valanga
Il funerale è iniziato alle 10. I colleghi di Fbk e di Tifpa, il Trento Institute for Fundamental Physics and Applications dove Alberto lavorava a Povo, e i vigili del fuoco volontari di Gardolo hanno fatto partire due raccolte di fondi che rappresentino “un segnale concreto di supporto alla famiglia e vicinanza in questo momento cosi difficile”
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TRENTO. Dolore e commozione, questa mattina 22 dicembre, per l’ultimo saluto ad Alberto Franzoi. Alle 10, nella sala del commiato del cimitero di via Giusti, è iniziato il funerale del trentaquattrenne morto sabato dopo essere stato travolto da una valanga in Alto Adige. L'annuncio della data del funerale è arrivata proprio in quella che doveva essere una giornata di grande festa, proprio per Alberto: mercoledì 20 dicembre alle 18 in Sala Depero si è tenuta infatti la cerimonia di consegna dei diplomi di guide e aspiranti guide alpina, maestri di sci e accompagnatori di media montagna, al termine di un percorso che anche Alberto aveva affrontato e concluso con successo. Avrebbe dovuto esserci anche lui, al palazzo della Provincia, per festeggiare il coronamento del percorso formativo di accompagnatore.
Proprio sabato mattina, prima della tragedia, uno dei suoi ultimi messaggi partiti dal suo smartphone era stato per le compagne e compagni di corso, a cui aveva dato appuntamento proprio per ieri sera per festeggiare dopo la cerimonia. Tra i nuovi 158 professionisti della montagna abilitati avrebbe dovuto esserci anche lui.
Nella sala del palazzo di Piazza Dante, in quel clima di festa che senza dubbio Alberto avrebbe alimentato ancor di più con la sua simpatia, è stato comunque vivo il suo ricordo. Al trentaquattrenne è stato dedicato un minuto di silenzio, prima che il suo diploma fosse ritirato dalle mani dell'amico Cristian Dorigatti, su espresso desiderio di Stefania, la compagna di Alberto: «Doveva essere una giornata felice, invece è un momento molto triste. Alberto doveva essere qui con noi, a concludere un cammino che aveva affrontato con entusiasmo».
Sia da parte dei colleghi di Fbk e di Tifpa, il Trento Institute for Fundamental Physics and Applications dove Alberto lavorava, a Povo, sia da parte dei vigili del fuoco volontari di Gardolo sono partite due raccolte di fondi che rappresentino «un segnale concreto di supporto alla famiglia e vicinanza in questo momento cosi difficile».