Influenza stagionale al picco, 16 pazienti in terapia intensiva per problemi respiratori
Raggiunti 14 casi per mille abitanti, sono 8 mila i trentini contagiati; quasi mille in Pronto Soccorso, i più colpiti sono gli anziani, ma anche i bambini
TRENTO. L’Azienda Sanitaria di Trento conferma: in Trentino quasi raggiunto il picco dell’influenza stagionale. Nelle ultime settimane 16 persone in terapia intensiva con gravi forme respiratorie
Quello che circola quest’anno è un virus influenzale particolarmente aggressivo e contagioso, tanto da portare in terapia intensiva nelle ultime settimane 16 persone con forme gravi di insufficienza respiratoria. Va detto che la maggior parte di queste sono considerate persone «fragili», con patologie pregresse che le rendono particolarmente vulnerabili al virus influenzale. Sono quasi tutte persone non vaccinate e dunque più esposte al rischio di sviluppare gravi complicanze. Il Dipartimento di prevenzione ribadisce come la vaccinazione antinfluenzale rimanga sempre la più efficace arma di prevenzione contro le forme più gravi della malattia, oltre ad essere un atto di responsabilità individuale e collettiva.
Come previsto siamo nel pieno del picco della stagione influenzale e complice l’inizio della scuola si sta andando verso un’ulteriore «impennata». Nell’ultima settimana i casi di influenza segnalati dai «medici sentinella», un campione di medici di medicina generale e di pediatri di libera scelta che partecipa al sistema di sorveglianza RespiVirNet coordinato dal ministero della Salute, sono aumentati e nella nostra Provincia sono stati registrati 14 casi di influenza ogni 1000 abitanti, che corrispondono a circa 8000 persone ammalate di influenza. Sono colpite tutte le fasce d’età anche se risultano maggiormente interessati i bambini sotto i 5 anni, seguiti dalla fascia 15-64 anni e dagli ultra65enni.
In questa fase di grande circolazione del virus è fondamentale adottare adeguate norme di comportamento in caso di sintomi influenzali: dall’utilizzo della mascherina al lavaggio frequente delle mani. In presenza di sintomi è comunque buona norma restare a casa e limitare il più possibile il contatto con gli altri.
È importante limitare la circolazione del virus anche per ridurre gli accessi alle strutture sanitarie, in questo periodo già fortemente sotto pressione. Dal 14 dicembre sono stati sedici i pazienti ricoverati in terapia intensiva: si tratta di persone tra i 42 e gli 85 anni, con un’età media di 65 anni; 14 su 16 sono soggetti non vaccinati. Solo nell’ultima settimana di dicembre sono stati registrati 978 accessi ai pronto soccorso dei vari ospedali trentini per disturbi respiratori (nella stessa settimana del 2022 sono stati 568), e nella prima settimana di gennaio si contano 627 accessi (598 nel 2023).
Vale la pena ricordare che il virus attualmente in circolazione è l’H1N1, un virus influenzale che circola in modo diffuso in tutte le stagioni influenzali dal 2009, che non va confuso con la cosiddetta «influenza suina».