Mafia, strage di via Palestro: spostata a Trento la richiesta di revisione del processo
A oltre trent’anni dalla bomba mafiosa la svolta della Cassazione. Riaperto il caso di quello che è considerato uno degli esecutori. Da rivalutare le parole del pentito Spatuzza: "Non mi risulta ci fosse"
TRENTO. La Corte di appello di Trento dovrà occuparsi di una delle stragi di mafia che insanguinarono l'Italia nel 1993. In particolare andrà esaminata la richiesta di revisione del processo presentata da uno dei personaggi già condannati, il 56enne Salvatore Benigno. È quanto ha stabilito la Cassazione, che ha parzialmente annullato (con rinvio) la sentenza con cui nel gennaio del 2023 la Corte d'appello di Torino aveva respinto l'istanza.
Per ordine degli “Ermellini” la discussione riguarderà soltanto la strage di via Palestro, a Milano, del 27 luglio 1993. Benigno, originario di Palermo, era stato condannato all'ergastolo a Firenze nel 1998.
Da rivalutare le parole del pentito Spatuzza: "Non mi risulta ci fosse".