Inaugurato l’anno magico del volontariato trentino. Il presidente Mattarella: «La solidarietà è un moto della coscienza»
Il sindaco della città ricorda i grandi nomi dei volontari trentini che ci hanno lasciato: «Grazie al presidente Mattarella che mai, in questi anni bui, ha dimenticato di valorizzare i volontari italiani di fronte a un’Italia attonita dalle difficoltà, prima dovute alla pandemia e poi dovute all’alluvione». Il governatore Fugatti: «Il volontariato è l'emblema dell'autonomia»
IL DISCORSO «I volontari sono i campioni di umanità»
LE FOTO La cerimonia dedicata al volontariato trentino
LE VOCI Il Coro Sat e il Coro Sosat inaugurano la giornata
I VOLTI I volontari trentini pronti ad abbracciare Mattarella
L'EVENTO Trento capitale europea del volontariato 2024
TRENTO. La cerimonia inaugurale di «Trento: capitale europea del volontariato 2024» si è aperta poco dopo le ore 11 di questa mattina (sabato 3 febbraio) con il commovente omaggio del Coro della Sat e il Coro della Sosat che hanno introdotto l’evento sulle note dell’Inno d’Italia e dell’Inno Europeo. Dal 2013 sono state diverse le città che hanno indossato questa “corona sociale” e ora tocca alla città di Trento l’onore e l’onere di portarne il titolo.
«È un onore avere il presidente Mattarella a Trento a conferma del valore che ricopre il volontariato in Trentino. I volontari rappresentano la forza e l'emblema della nostra autonomia che, quando esce dai confini della Provincia, porta solidarietà anche nelle altre regioni, come accade spesso - ha detto Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento - in Trentino da sempre esiste la collaborazione tra il mondo del volontariato e il mondo delle imprese, unendo il profit e il non profit. I volontari arricchiscono la comunità, individuando i modi diversi e coesistenti per soddisfare bisogni ed esaudire i desideri. Ha un ruolo fondamentale per gestire la cosa pubblica».
«Mi permetto di estendere questo riconoscimento all'intera comunità trentina - ha aggiunto il governatore - in cui, come sappiamo, è attivo nel volontariato un cittadino su cinque: percentuale di partecipazione più alta in Italia. La loro presenza è evidente nelle attività di prevenzione e nelle emergenze. I volontari che partecipano alle attività di protezione civile sono fondamentali nelle attività di soccorso pubblico sin dalla fase organizzativa», ricordando gli interventi in Emilia Romagna e in Friuli Venezia Giulia e quelli in Moldavia, condotti insieme alla Provincia di Bolzano
«È il riconoscimento più grande e testimonia la grandissima sensibilità del nostro presidente - ha evidenziato invece il sindaco di Trento Franco Ianeselli - la città ha deciso di candidarsi che era il 2022. Io avevo detto: ma non è un po' troppo candidarsi a capitale europea? Ce l'abbiamo fatta, eravamo in finale con Leopoli e sono contento che ci sia qui il sindaco di Leopoli, perché è fondamentale tenere questo vincolo, perché il volontariato guarda anche oltre i propri confini. È importante mantenere questo vincolo di solidarietà e di fratellanza, perché il volontariato vada anche oltre i propri confini. Oggi è un evento di visibilità per i molti volontari, per quelle persone che Mattarella ha definito un sommerso del bene che opera ogni giorno silenziosamente per migliorare le comunità». Nel suo discorso, il primo cittadino del capoluogo ha ricordato Giorgia Depaoli cooperante internazionale e don Dante Clauser, ma anche Stefano Bertoldi.
«Oggi sono arrivato qui per festeggiare con Trento in occasione di questa cerimonia molto importante per il titolo di Capitale europea del volontariato - ha sottolineato il sindaco di Leopoli Andrij Sadovyi - c'è una buona collaborazione tra Leopoli e Trento. Ospitiamo ogni giorno i feriti dei territori occupati, in regioni diverse. Oggi abbiamo una chirurgia permanente e temporanea di buona qualità, e la collaborazione con le città italiane è molto importante per me».
«La nostra visione è di un'Europa in cui i volontari sono centrali nella costruzione di società coese, sostenibili ed inclusive, basate sulla solidarietà e sulla cittadinanza attiva - ha spiegato la direttrice del Centro europeo del volontariato (Cev) Gabriella Civico - crediamo che il volontariato sia il principale motore per la pace e la riconciliazione, un agente per una trasformazione sociale veritiera, per supportare e promuovere l'inclusione sociale, la tolleranza e società più giuste ed eque».