Abbattimento fino a 8 orsi l’anno: imprenditori, sindaci, Sat e Ordine dei forestali favorevoli al ddl Fugatti
Si sono concluse questa mattina, 12 febbraio, in Terza commissione, presieduta da Vanessa Masè (La Civica), le audizioni sul disegno di legge portato avanti dalla giunta. Durante il contronto c'è chi è tornato a chiedere con forza il via libera all’uso dello spray
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TRENTO. Piena condivisione al disegno di legge approvato dalla giunta provinciale (ora si dovrà passare per il Consiglio, ndr), che prevede l’abbattimento fino ad 8 orsi per il 2024 e altrettanti per il 2025, da parte di imprenditori, sindaci, Sat e Ordine dei forestali favorevoli che oggi sono intervenuti in Terza commissione. Ecco cosa è uscito.
- Cal: un sì “granitico” al disegno di legge
Il presidente Paride Gianmoena ha affermato che la posizione del Consiglio delle autonomie è favorevole al ddl. Un parere unanime, granitico, l’ha definito, che va incontro alla mozione votata lo scorso anno a favore del contenimento degli orsi problematici. Dal Cal – ha detto - è uscito un messaggio chiaro: il tema dei grandi carnivori riguarda tutto il Trentino, dalle valli alla città. Poi ha sottolineato la problematica del lupo, animale, ha ricordato, che preoccupa molto le popolazione anche perché il numero di esemplari è troppo alto per il nostro territorio.
- La Sat: ok al ddl, ma il tema va affrontato razionalmente
Massimo Vettorazzi, vicepresidente commissione Tutela ambientale della Sat, ha affermato che la Sat considera positivo un ddl che deleghi la responsabilità della gestione al Presidente della Giunta. Ci sono però ambiguità, a partire dal limite degli 8 abbattimenti che non rappresenta un piano di controllo del numero. Ispra dice che così non ci sarebbe una riduzione della popolazione e questa legge sembra suggerire che invece tutti gli anni si possono prelevare otto plantigradi.
Sat – ha detto Vettorazzi – non si è mai tirata indietro sugli abbattimenti come ultima ratio, come è accaduto per M90 nell’ottica della conservazione della popolazione e non degli individui. Si deve però operare sulla prevenzione, a partire da una corretta gestione dei rifiuti essenziale per evitare che l’orso venga a contatto con l’uomo.
- L’ordine dei forestali: va legalizzato l’uso dello spray
Il presidente dell’Ordine degli agronomi e dei forestali, Claudio Maurina, ha affermato che diversi suoi colleghi hanno avuto incontri con l’orso. Si tratta - questo in sintesi il suo intervento - di un fenomeno complesso, che va gestito; già anni fa nel Comitato faunistico si evidenziava il rischio del bracconaggio che è purtroppo diventato realtà. Quindi sì agli abbattimenti degli orsi pericolosi e ha auspicato il via libera allo spray anti orso, indispensabile per chi lavora come i forestali, magari da solo, nel bosco.
- Gli imprenditori: prima di tutto la sicurezza
Hanno chiuso le audizioni i rappresentanti del Coordinamento imprenditori. Il presidente Mauro Paissan ha ricordato che da anni si chiedevano azioni coraggiore e quindi gli imprenditori sono a fianco del Consiglio e hanno supportato la scelta di Fugatti di ordinare l’abbattimento di M90.
Sull’orso la posizione del Coordinamento è semplice: la convivenza è complicata e talvolta la sicurezza è messa a repentaglio e a repentaglio viene messo il turismo. La richiesta è, quindi, quella di agire per prevenire il conflitto e dove necessario ricorrere anche alla soluzione estrema dell’abbattimento. Comunque, non si possono avere esitazioni sulla tutela dei cittadini e delle attività economiche. Ciò senza svalutare l’importanza della biodiversità. Il presidente Paissan ha chiesto quindi che il ddl venga approvato dal Consiglio.
Il presidente della Federazione delle cooperative Roberto Simoni, ha ricordato la situazione di sofferenza degli allevatori. Inoltre, ha aggiunto che la situazione dell’orso, importato secondo un progetto che non è stato adeguatamente seguito, è diversa da quella del lupo. Infine, ha rinnovato la solidatietà a Fugatti e all’assessore Failoni.
Anche il presidente degli Artigiani Marco Segatta ha affermato che va difesa la biodiversità, ma prima di tutto c’è la sicurezza. Gli artigiani che lavorano nel bosco, ha ricordato, chiedono la possibilità di poter usare lo spray anti orso. Un’istanza, ha detto Masè, che il Consiglio cercherà di portare avanti.