Ladri "acrobati" in azione all'ora di cena a Mezzocorona: scardinata una cassaforte a muro, che era vuota
Si sono arrampicati su una grondaia e poi aggrappati al parapetto di un balcone al secondo piano. Preso di mira l’unico appartamento in cui le luci erano spente. L’allarme sabato in un condominio in via Borgo Nuovo Il proprietario dell’abitazione era al lavoro. I colpi di mazza sono stati sentiti dai vicini, ma scambiati per lavori in corso
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TRENTO. I vicini hanno avvertito due-tre colpi, o meglio mazzate, nel muro. Hanno pensato che fossero in corso dei lavori, seppur in orario strano dato che erano le 19 circa di sabato, ma non si sono preoccupati.
Solamente in tarda serata, quando il proprietario di casa è tornato a casa e ha dato l'allarme, si è capito che a fare quel rumore erano stati i ladri. Ladri "acrobati", fra l'altro: capaci di arrampicarsi su un tubo pluviale e di far perdere le proprie tracce, ma senza particolare "fiuto" per il colpo, dato che se ne sono andati praticamente a mani vuote.Il furto, l'ennesimo a distanza di pochi giorni in Rotaliana, è avvenuto mentre le famiglie stavano preparando la cena.
La banda di malintenzionati ha colpito in un condominio di via Borgo Nuovo a Mezzocorona, riuscendo ad intrufolarsi nell'unico appartamento in cui le luci erano spente; i ladri non solo hanno corso il rischio di essere visti, ma non si sono fatti problemi neppure a farsi "sentire" mentre a colpi di mazza cercavano di scardinare la cassaforte a muro.
«L'abitazione è al secondo piano di tre: per raggiungere il balcone si sono arrampicati lungo la grondaia e poi sono riusciti ad aggrapparsi al parapetto che dista circa un metro - spiega Marco, vittima del furto - Hanno forzato una portafinestra, per altro senza fare grandi danni, e poi hanno fatto un giro delle stanze».
Marco se ne è accorto quando è tornato dal lavoro. «Ho capito subito che c'era qualcosa di strano, perché nell'aprire la porta ho trovato una sedia proprio davanti. La casa non era sottosopra, solo qualche cassetto aperto - racconta - Probabilmente i ladri hanno preferito concentrarsi subito sulla cassaforte, tralasciando il resto. Non hanno toccato né tablet né orologi, ma mi hanno rovinato il muro. Qualche colpo in più e rischiavano di sfondare la parete e di arrivare dall'altra parte, sul balcone».
La cassaforte, grande circa 50 centimetri per trenta, era incassata nel muro della stanza da letto.
«Proprio nei giorni precedenti ho tolto il quadretto che la copriva. I ladri l'hanno vista subito, pensando che contenesse chissà quali valori. Invece era vuota. Per scardinarla hanno dato alcuni colpi con una pesante mazza. Colpi così forti da essere sentiti negli altri appartamenti». prosegue Marco.
Nessuno avrebbe visto i ladri andarsene via, né qualcuno ha notato persone sospette lungo la via nei minuti in cui la banda era in azione.
I carabinieri, intervenuti nell'appartamento per il sopralluogo, hanno sequestrato la mazza (forse prelevata dai ladri in un vicino cantiere) e isolato alcune impronte trovate sulla portafinestra (ma pare che i malviventi indossassero i guanti).
La banda potrebbe essere stata formata da almeno tre persone: due entrate nell'appartamento ed una in strada a fare da "palo". Una curiosità: la sedia davanti alla porta d'entrata è un sistema utilizzato dai malintenzionati per bloccare l'ingresso, o almeno per ritardare l'accesso dei proprietari o delle forze dell'ordine mentre il furto è in corso.